Gerusalemme
Due uomini, armati di asce,
coltelli e armi da fuoco hanno preso d’assalto una sinagoga nel
sobborgo ultra ortodosso di Har Nof su Agasi street durante la
preghiera del mattino. Lo riferiscono fonti militari di Israele, che
parlano di un attacco molto violento.
Secondo quanto riportano i media, molti
altri fedeli, feriti nell’attacco, sarebbero in gravissime
condizioni. I due hanno fatto irruzione uccidendo alcuni fedeli e
ferendone 9. Alla fine sono stati a loro volta eliminati dalla
sicurezza. Secondo il portavoce militare, testimoni sul posto parlano
di «scena terrificante». Immagini terribili che circolano in rete
mostrano il corpo riverso di un rabbino in una pozza di sangue ma
anche il corpo dei due attentatori, nudi (probabilmente spogliati
dalle forze di sicurezza per controllare che non avessero esplosivi
addosso) con una mannaia abbandonata sulla strada. Per il quotidiano
Haaretz potrebbe esserci un terzo killer in fuga.
Hamas ha spiegato come l’attacco sia
la rappresaglia alla tensione sulla Spianata delle Moschee e
all’uccisione - un suicidio secondo la polizia israeliana -
dell’autista di autobus palestinese di una ditta israeliana. L’uomo
si chiamava Yusuf Hasan al Ramuni, 32enne padre di due
bambini,residente nel quartiere di Ras al Amud, sul Monte degli
Ulivi, a Gerusalemme Est, è stato trovato morto impiccato nella
notte tra domenica e lunedì nella zona industriale di Har Hotzvim, a
Gerusalemme Ovest.
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