venerdì 28 novembre 2014

La pulsione a tornare piccoli ed elitari.


Corriere della Sera 28/11/14
corriere.it
Alla fine dispiace anche. Ci sono tanti modi di chiudere una storia, ma questo è il peggiore. Lo scandalo non sussiste, in quanto all’interno di M5S esiste un regolamento ben preciso. Certo, il fatto che la cittadina Pinna abbia dato soldi agli alluvionati sardi poteva forse valere come attenuante, ma dalle parti del blog vanno di ghigliottina che è un piacere, figurarsi quando a suggerire il verdetto indicendo un referendum motivato come una scomunica è il capo in persona. Il vero problema è lui, anzi loro. Grillo e Casaleggio, una coppia senza più una direzione che non sia quella dettata dalle proprie pulsioni.

La rivolta dei peones darà vita a una scissione, ipotesi più probabile. Nel migliore dei casi a una nuova partenza, con una nuova governance interna. Ma «questo» M5S è ai titoli di coda. Il movimento che nel 2013 aveva interpretato la protesta proponendosi come alternativa, ha fatto della marginalità autoritaria il suo tratto distintivo. La creatura di Grillo e Casaleggio era nata come trionfo della partecipazione dal basso, o almeno così era stato percepito da 9 milioni di sostenitori alle elezioni politiche del 2013 che lo votarono sperando nello stravolgimento dei metodi della politica italiana. Le continue epurazioni stanno svelando il trucco.

Sembrava il campione della democrazia, invece era un calesse. Il crepuscolo è silenzioso. La coppia di M5S non fa più notizia se non come curiosità da strano ma vero. Le loro ultime uscite hanno una sconclusionata vena di bizzarria. L’anatema contro le apparizioni televisive arriva durante l’ascesa di Matteo Salvini, costruita anche con la partecipazione a qualunque talk show, e sembra anteporre le fisime sui media di Casaleggio al bisogno di una tribuna per il movimento.

L’analisi di Grillo sulle elezioni in Emilia- Romagna, comica in quanto trionfalista, è stata fatta sui dati delle Regionali del 2010, quando M5S non era noto neppure ai parenti stretti. Forse è a quello che vogliono tornare. A un piccolo e più governabile movimento di opposizione, felicemente elitario e narcisista. Oppure all’estinzione per sopraggiunta usura dei due fondatori. Comunque vada, un fallimento.




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