Riccardo Imberti
Un amico tempo fa mi spiegava che le
candidature al parlamento europeo avevano due caratteristiche: una di
dirimere questioni legate a conflitti locali, l'altra più nobile, di
consentire esperienze internazionali a dei possibili futuri leader
politici. Già queste considerazioni erano strane, per me
inaccettabili; banalità rispetto all'impegno e allo sforzo che la
costruzione dell'Europa meriterebbe per rispetto dei padri
fondatori.
Anno 2014, elezioni europee i
nostri candidati ci hanno inondato di messaggi e programmi per
fare dell'Europa il luogo salvifico delle politiche nazionali. Ci
hanno messo in allarme per ciò che sarebbe accaduto se le forze
antieuro e antieuropee avessero prevalso.
In particolare lo scontro nel nostro
Paese è avvenuto tra Renzi e Grillo, tra Renzi e la Lega. L'esito lo
conosciamo, ha vinto Renzi in misura inaspettata perchè ha saputo
trasmettere un messaggio di speranza e gli italiani gli hanno creduto
e gli hanno dato grande fiducia.
Passata la stagione elettorale
sta accadendo, proprio nel PD, una cosa incredibile. Cofferati
(quello della rinuncia alla ricandidatura a sindaco di Bologna per
seguire la famiglia), la Picerno e la Moretti, stanno pensando di
candidarsi alle primarie per la sfida della presidenza delle regioni.
Vanno, nell'arco di un anno, dal parlamento italiano a quello europeo
e da qui, in caso di vittoria al governo delle regioni. Più che
politica mi sa tanto di gioco dell'oca.
La prima domanda benigna che mi viene è
questa: che problemi di insoddisfazione hanno? Non hanno avuto
incarichi adeguati, non hanno assegnato uffici all'altezza delle loro
aspettative, si sono accorti di avere meno visibilità sui gazzettini
locali?
Al di là dell'ironia, mi pare che
siamo di fronte ad un problema molto serio, che riguarda il Partito
Democratico di nuovo conio e quindi in prima persona del segretario.
Non si tratta di scelte rivoluzionarie
ma di buonsenso. Quando questi amici hanno scelto di andare a
Bruxelles ho creduto che intendessero dedicare l'intera legislatura
ad un loro impegno assiduo e convinto per cambiare verso all'Europa
per mettere fine alla politica di questi anni che ha prodotto
risultati disastrosi dal punto di vista economico, sociale e
occupazionale.
Renzi ascoltaci! Ferma la
macchina. Se questi amici si sono accorti di avere sbagliato campagna
elettorale si dimettano e stiano fermi un giro. Con te si sono
affacciate persone che con entusiasmo hanno ripreso l'impegno
politico, hanno condiviso il tuo messaggio di speranza, che la
politica merita ancora attenzione, non consentire che tutto torni
come prima.
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