Corriere della Sera 22/11/14
I. C.
Dopo l’inchiesta dell’Antitrust
della Commissione europea, un’altra iniziativa comunitaria punta a
ridimensionare lo strapotere di Google. Stavolta interviene
l’Europarlamento, che propone di scorporare il motore di ricerca
(di gran lunga il numero uno del settore) dagli altri servizi
commerciali come soluzione per superare il problema della posizione
dominante del colosso Usa sul web.
Il quotidiano Financial Times
sostiene che questa mozione avrebbe l’appoggio della maggioranza
composta dagli eurodeputati europopolari Ppe ed eurosocialisti S&D,
che rappresentano i due principali partiti dell’Assemblea Ue e
rendono molto probabile l’approvazione in aula. Inoltre questa
iniziativa politica conterebbe su una presa di posizione precisa
della Germania, che tradizionalmente riesce a imporre i suoi
orientamenti a livello Ue.
Nel complesso sistema dell’Unione
europea, l’Europarlamento non ha il potere di iniziativa
legislativa, che spetta ai commissari e agli euroburocrati della
Commissione europea. Ma il potere co-decisionale degli eurodeputati
su numerose materie, insieme al Consiglio dei 28 governi, ha generato
di fatto una notevole influenza dell’Assemblea Ue nel far
concretizzare le sue risoluzioni e le sue pressioni politiche. In più
la cancelliera tedesca Angela Merkel ha ottenuto per il commissario
Ue della Germania, Gunther Oettinger, proprio il portafoglio
dell’economia digitale. E Oettinger ha già espresso varie proposte
orientate a limitare lo strapotere di Google con interventi fiscali,
normativi e politici.
Il commissario Ue per la Concorrenza, la
danese Margrethe Vestager, ha ereditato l’indagine su Google dal
predecessore spagnolo Joaquin Almunia, che aveva respinto una
proposta di accordo del colosso Usa e rinviato il dossier alla nuova
Commissione.
Vestager si è impegnata ad ascoltare sia le
ragioni del colosso Usa dell’informatica e di internet, sia dei
concorrenti, prima di decidere come procedere.
Tendenzialmente
tutto il procedimento potrebbe risolversi se Google accettasse la
proposta di separazione del motore di ricerca dagli altri servizi.
Ma, pur in assenza di una posizione ufficiale, le prime indiscrezioni
trapelate fanno trasparire irritazione e reazioni negative verso
questa inattesa iniziativa politica. Il testo della mozione potrebbe
essere completato e votato già giovedì prossimo a Strasburgo.
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