mercoledì 12 novembre 2014

Milano, incappucciati devastano sede Pd


LUCA DE VITO
La Repubblica
Assalto durante una riunione sulla casa del sindacato inquilini Sunia. Erano una ventina, alcuni con la maschera di Anonymous Lanci di fumogeni ed estintori, porte divelte, sedie sfasciate e libri gettati a terra. E gli anziani scappano dalle finestre 
Un blitz in piena regola per colpire tre obbiettivi in una volta sola: il Partito Democratico, i sindacati inquilini e l’Aler, l’azienda della regione Lombardia per l’edilizia popolare. Quindici giovani dell’area antagonista, con passamontagna e maschere («quelle di Guy Fawkes» ha detto il sindacalista del Sunia-Cgil Stefano Chiappelli) hanno fatto irruzione nel circolo Pd del quartiere Corvetto, periferia sud-est di Milano. Un piccolo bilocale al piano terra di via Mompiani 10, dove intorno alle 15.30 di ieri si stava svolgendo una riunione di rappresentanti dei comitati inquilini del quartiere provenienti dalle vie intorno. Una quarantina di persone in tutto, la maggior parte delle quali signore anziane e alcune anche con problemi di salute. Insieme a loro c’erano anche Chiappelli del Sunia-Cgil e due tutor di quartiere dell’Aler.
Quella di ieri era una delle periodiche riunioni che si svolgono una volta al mese nella sede di via Mompiani per parlare dei problemi del quartiere. Un primo gruppo di aggressori è entrato nella stanza scardinando una delle due ante della porta: avevano in mano uno striscione con scritto “Stop agli sgomberi” e “NoTav”. Una volta entrati hanno spento la luce, hanno svuotato un estintore (che non era del circolo e che probabilmente gli aggressori si erano portati dietro) e hanno lanciato uova piene di vernice rossa contro le pareti. Poi hanno spaccato tutto quello che capitava sotto mano: tavolini, vetri, sedie. Durante l’assalto, i due tecnici dell’Aler, una volta andati via gli aggressori, hanno aiutato le signore a uscire dalla finestra del bilocale: uno dentro e l’altro fuori, hanno preso in braccio le donne facendole scendere sul marciapiede. Sei anziani hanno ricevuto le visite dei medici dell’ambulanza accorsa sul posto, ma soltanto uno — un uomo di 67 anni — è stato portato in ospedale per una crisi respiratoria. Due persone, un ragazzo e una ragazza, sarebbero già stati identificati dalle forze dell’ordine. L’indagine della procura è affidata ai pubblici ministeri dell’anti terrorismo coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e le ipotesi di reato sono violenza privata e danneggiamento aggravato.
L’episodio di ieri alza il livello di tensione in città sul tema delle case popolari. Perché arriva dopo l’annuncio da parte della prefettura di una task force delle forze dell’ordine per intensificare le azioni contro gli occupanti abusivi, e dopo le parole del governatore Roberto Maroni che ha parlato di un’azione da 200 sgomberi a settimana. Nelle stesse ore i centri sociali della città hanno organizzato iniziative di resistenza, con presidi anti-sgombero nei quartieri e manifestazioni, annunciando la linea dura.
Netta la condanna da parte della politica per l’episodio del Corvetto. Dalla giunta comunale si è parlato di «gesto inaccettabile, vile e fascista», mentre il sindaco Giuliano Pisapia ha affidato a un tweet il suo pensiero: «Non ci pieghiamo davanti alle intimidazioni, insieme restituiamo dignità alle case popolari».

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