LUCA DE VITO
La Repubblica
Assalto durante una riunione sulla casa
del sindacato inquilini Sunia. Erano una ventina, alcuni con la
maschera di Anonymous Lanci di fumogeni ed estintori, porte divelte,
sedie sfasciate e libri gettati a terra. E gli anziani scappano dalle
finestre
Un blitz in piena regola per colpire
tre obbiettivi in una volta sola: il Partito Democratico, i sindacati
inquilini e l’Aler, l’azienda della regione Lombardia per
l’edilizia popolare. Quindici giovani dell’area antagonista, con
passamontagna e maschere («quelle di Guy Fawkes» ha detto il
sindacalista del Sunia-Cgil Stefano Chiappelli) hanno fatto irruzione
nel circolo Pd del quartiere Corvetto, periferia sud-est di Milano.
Un piccolo bilocale al piano terra di via Mompiani 10, dove intorno
alle 15.30 di ieri si stava svolgendo una riunione di rappresentanti
dei comitati inquilini del quartiere provenienti dalle vie intorno.
Una quarantina di persone in tutto, la maggior parte delle quali
signore anziane e alcune anche con problemi di salute. Insieme a loro
c’erano anche Chiappelli del Sunia-Cgil e due tutor di quartiere
dell’Aler.
Quella di ieri era una delle periodiche
riunioni che si svolgono una volta al mese nella sede di via Mompiani
per parlare dei problemi del quartiere. Un primo gruppo di aggressori
è entrato nella stanza scardinando una delle due ante della porta:
avevano in mano uno striscione con scritto “Stop agli sgomberi” e
“NoTav”. Una volta entrati hanno spento la luce, hanno svuotato
un estintore (che non era del circolo e che probabilmente gli
aggressori si erano portati dietro) e hanno lanciato uova piene di
vernice rossa contro le pareti. Poi hanno spaccato tutto quello che
capitava sotto mano: tavolini, vetri, sedie. Durante l’assalto, i
due tecnici dell’Aler, una volta andati via gli aggressori, hanno
aiutato le signore a uscire dalla finestra del bilocale: uno dentro e
l’altro fuori, hanno preso in braccio le donne facendole scendere
sul marciapiede. Sei anziani hanno ricevuto le visite dei medici
dell’ambulanza accorsa sul posto, ma soltanto uno — un uomo di 67
anni — è stato portato in ospedale per una crisi respiratoria. Due
persone, un ragazzo e una ragazza, sarebbero già stati identificati
dalle forze dell’ordine. L’indagine della procura è affidata ai
pubblici ministeri dell’anti terrorismo coordinati dal procuratore
aggiunto Maurizio Romanelli e le ipotesi di reato sono violenza
privata e danneggiamento aggravato.
L’episodio di ieri alza il livello di
tensione in città sul tema delle case popolari. Perché arriva dopo
l’annuncio da parte della prefettura di una task force delle forze
dell’ordine per intensificare le azioni contro gli occupanti
abusivi, e dopo le parole del governatore Roberto Maroni che ha
parlato di un’azione da 200 sgomberi a settimana. Nelle stesse ore
i centri sociali della città hanno organizzato iniziative di
resistenza, con presidi anti-sgombero nei quartieri e manifestazioni,
annunciando la linea dura.
Netta la condanna da parte della
politica per l’episodio del Corvetto. Dalla giunta comunale si è
parlato di «gesto inaccettabile, vile e fascista», mentre il
sindaco Giuliano Pisapia ha affidato a un tweet il suo pensiero: «Non
ci pieghiamo davanti alle intimidazioni, insieme restituiamo dignità
alle case popolari».
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