RODOLFO SALA
Intervista a Tosi
Questa Lega che sta cambiando pelle non
gli piace. Vede il rischio, il segretario del Veneto Flavio Tosi, che
sotto la guida di Salvini il movimento si schiacci troppo a destra,
trascinando su posizioni oltranziste l’intera coalizione: «E
questo è il modo migliore per far vincere Renzi a mani basse».
Tosi, i sondaggi per voi cantano: cosa
c’è che non va?
«Nella Lega sono stato il primo a dire
che la secessione non si poteva fare, che ci voleva un progetto di
respiro nazionale che allargasse il centrodestra. Mi fa piacere che
oggi si percorra quella strada. Poi, certo, ci sono i contenuti, e su
questo ho le mie opinioni, diverse da quelle del segretario federale.
A cominciare dalla parola d’ordine dell’uscita dell’euro: è
impossibile».
Sembrava vi foste divisi i compiti:
Salvini al partito e lei candidato alle primarie...
«Quello era l’accordo, lo
sottoscrivemmo prima dell’ultimo congresso io, Maroni e Salvini ».
Ma adesso il segretario punta
direttamente alla leadership della coalizione.
«Non voglio fare polemiche, mi basta
ribadire la verità dei fatti. Comunque quando parlavo di Italia, mi
davano dell’eretico, da Bossi in giù. Adesso in Lega dicono tutti
“prima gli italiani”... Va bene così, dai».
Troppo diplomatico. Qui in un batter di
ciglia si passa dalla secessione all’ultranazionalismo. Che è poi
il tratto distintivo del vostro principale alleato in Europa, la
destra lepenista.
«Questo è un problema. Se per fermare
Renzi vuoi coagulare un soggetto nuovo, questo dev’essere di
centrodestra. Da sola, la destra non basta e non vince. Non bisogna
incorrere nell’errore di regalare il centro al capo del Pd. E poi
una coalizione su basi nuove non la costruisci con le conventio ad
excludendum , è assurdo porre veti contro qualcuno».
A che cosa si riferisce?
«In primavera il Veneto va al voto
regionale. Io sono il segretario, e assicuro che non ci saranno veti
contro il Nuovo centrodestra, che è in maggioranza nella giunta
Zaia».
Salvini non la pensa così.
«Appunto».
Dopo quel che ha detto ieri il suo
leader, la Lega potrebbe avere due candidati alle ancora ipotetiche
primarie del centrodestra: lei e il segretario.
«Sarebbe anche meglio. Le primarie non
devono essere di partito, altrimenti ciascuno mette i suoi
candidati».
Forza Italia ha già stoppato Salvini:
il leader è Berlusconi...
«Il leader lo si individua con le
primarie. Se ci fossero, e se si candidasse Berlusconi, oppure sua
figlia, è anche probabile che vincano loro. Ma è l’unico
strumento democratico a nostra disposizione».
Il suo amico Corrado Passera sostiene
che con Salvini alla guida del centrodestra l’Italia colerebbe a
picco....
«Certo che se dici “Passera è la
peste”, poi lui reagisce. Non bisogna escludere, ma aggregare. E
comunque ricordo che da ministro Passera ha sempre mantenuto con noi
sindaci rapporti istituzionalmente ineccepibili».
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