mercoledì 5 novembre 2014

“Salvini sogna un partito lepenista, ma così si perde”


RODOLFO SALA
Intervista a Tosi
Questa Lega che sta cambiando pelle non gli piace. Vede il rischio, il segretario del Veneto Flavio Tosi, che sotto la guida di Salvini il movimento si schiacci troppo a destra, trascinando su posizioni oltranziste l’intera coalizione: «E questo è il modo migliore per far vincere Renzi a mani basse».
Tosi, i sondaggi per voi cantano: cosa c’è che non va?
«Nella Lega sono stato il primo a dire che la secessione non si poteva fare, che ci voleva un progetto di respiro nazionale che allargasse il centrodestra. Mi fa piacere che oggi si percorra quella strada. Poi, certo, ci sono i contenuti, e su questo ho le mie opinioni, diverse da quelle del segretario federale. A cominciare dalla parola d’ordine dell’uscita dell’euro: è impossibile».
Sembrava vi foste divisi i compiti: Salvini al partito e lei candidato alle primarie...
«Quello era l’accordo, lo sottoscrivemmo prima dell’ultimo congresso io, Maroni e Salvini ».
Ma adesso il segretario punta direttamente alla leadership della coalizione.
«Non voglio fare polemiche, mi basta ribadire la verità dei fatti. Comunque quando parlavo di Italia, mi davano dell’eretico, da Bossi in giù. Adesso in Lega dicono tutti “prima gli italiani”... Va bene così, dai».
Troppo diplomatico. Qui in un batter di ciglia si passa dalla secessione all’ultranazionalismo. Che è poi il tratto distintivo del vostro principale alleato in Europa, la destra lepenista.
«Questo è un problema. Se per fermare Renzi vuoi coagulare un soggetto nuovo, questo dev’essere di centrodestra. Da sola, la destra non basta e non vince. Non bisogna incorrere nell’errore di regalare il centro al capo del Pd. E poi una coalizione su basi nuove non la costruisci con le conventio ad excludendum , è assurdo porre veti contro qualcuno».
A che cosa si riferisce?
«In primavera il Veneto va al voto regionale. Io sono il segretario, e assicuro che non ci saranno veti contro il Nuovo centrodestra, che è in maggioranza nella giunta Zaia».
Salvini non la pensa così.
«Appunto».
Dopo quel che ha detto ieri il suo leader, la Lega potrebbe avere due candidati alle ancora ipotetiche primarie del centrodestra: lei e il segretario.
«Sarebbe anche meglio. Le primarie non devono essere di partito, altrimenti ciascuno mette i suoi candidati».
Forza Italia ha già stoppato Salvini: il leader è Berlusconi...
«Il leader lo si individua con le primarie. Se ci fossero, e se si candidasse Berlusconi, oppure sua figlia, è anche probabile che vincano loro. Ma è l’unico strumento democratico a nostra disposizione».
Il suo amico Corrado Passera sostiene che con Salvini alla guida del centrodestra l’Italia colerebbe a picco....
«Certo che se dici “Passera è la peste”, poi lui reagisce. Non bisogna escludere, ma aggregare. E comunque ricordo che da ministro Passera ha sempre mantenuto con noi sindaci rapporti istituzionalmente ineccepibili».


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