19 agosto 2014
Marco Travaglio non l'ha presa bene. Il
settimo posto nella top ten dei "giornalisti più odiati dai
grillini" (dopo il risultato del sondaggio lanciato sul blog di
Beppe) lo lascia attonito. Pensava di essere un idolo dei grillini e
invece scopre, amaramente, che i pentastellati non lo digeriscono
più. Così dopo aver letto la classifica, Travaglio deve essere
andato su tutte le furie. La risposta a Beppe non ha tardato ad
arrivare e a difendere Marco Manetta ci pensa Andrea Scanzi che in un
articolo al vetriolo mette nel mirino i pentastellati e soprattutto
il leader Beppe Grillo. Il titolo già parla chiaro: "Grillo e
quella insana passione per gli autogol". "E' più forte di
lui, ogni tanto Beppe deve farsi male da solo. Che senso aveva fare
un sondaggio sul giornalista dell'anno?", si chiede Scanzi.
"Nessuno", afferma infuriato, "Grillo dirà che è una
goliardiata e certo le cose gravi in Italia sono altre. Ma proprio di
questo dovrebbe parlare (...) e invece no, Grillo trova urgente
lanciare il premio Stercorario. Non c'è più tempo per il cazzeggio,
- peraltro autolesionistico, le urgenze per i 5 Stelle e per il Paese
sono davvero altre". Insomma quando finiscono gli altri
giornalisti nella gogna grillina (e a volte travaglina) al Fatto si
tace. Se invece ad essere colpito è Travaglio, Beppe di colpo
diventa uno buono solo a fare autogol...
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