Corriere della Sera 28/08/14
Virginia Piccolillo
Un decreto legge per smaltire
l’arretrato della giustizia civile. Una delega al governo per
riformarla. E diversi disegni di legge sulla giustizia penale. Ecco
il pacchetto giustizia che oggi arriverà in preconsiglio dei
ministri. Dalle bozze le principali novità. Paletti alla possibilità
di fare appello. Pena concordata fino ad otto anni per chi confessa.
Reati estinti a pagamento. E poi i punti più caldi. Come le
limitazioni alle intercettazioni che dovrebbero essere oggetto di una
delega.
Nuovo processo civile
È il fiore all’occhiello
del governo. L’obiettivo dichiarato è dimezzare entro mille giorni
l’arretrato e garantire il processo civile in primo grado in un
anno anziché tre. Si prevede un decreto legge per ridurre
l’arretrato, una sorta di facilitazione per chi vuole passare ad
arbitrati. Ma il punto di eccellenza dell’intero pacchetto riforme
è il ddl delega per gli interventi sul processo civile, basato sul
lavoro della commissione Berruti. Ristrutturazione del primo grado
con introduzione del potere del giudice di suggerire alla prima
udienza di trattazione, una soluzione diversa dalla sentenza. Forte
implementazione del tribunale delle imprese assistito anche da
esperti di economia del luogo, introduzione del tribunale della
famiglia e della persona.
Responsabilità dei giudici
Il
ministro Andrea Orlando, pensa a un disegno di legge, ma in
preconsiglio oggi potrebbe anche arrivare un ddl delega. Prevede la
responsabilità indiretta dei magistrati. A pagare i danni di un
errore è lo Stato, ma il giudice colpevole deve risarcirlo fino alla
metà dello stipendio di un anno. Soluzione che non soddisfa Forza
Italia: vorrebbe che il risarcimento fosse commisurato al
danno.
Bonus prescrizione
Prima della legge Cirielli
l’estinzione del reato era prevista per fasce di gravità. Ora è
per tutti il massimo della pena aumentata di un quarto e spesso
arriva prima della condanna definitiva. Il ddl in arrivo lascia
l’attuale conteggio, ma congela i tempi all’arrivo della prima
condanna e per soli due anni. L’appello dovrà essere fatto in quei
tempi o il reato si estinguerà. In caso di ulteriore condanna c’è
un altro anno di bonus di sospensione per arrivare al termine del
terzo grado in Cassazione. In caso di assoluzione il bonus di
sospensione di due anni viene riassorbito nel conteggio. È un
tentativo di mediazione: l’intenzione originaria era di tornare
alle fasce e sospendere i tempi dopo il primo rinvio a giudizio.
L’approvazione di questo provvedimento è però a forte rischio.
Forza Italia è contraria e all’interno della maggioranza Ncd
chiede maggiori obblighi per i giudici di celebrare appello e
Cassazione nei tre anni, pena la responsabilità disciplinare.
Il
nodo intercettazioni
Ufficialmente non sarà sul tavolo. Come le
due norme sul Csm e forse la modifica della geografia giudiziaria. Ma
se ne discuterà. L’accordo su questo punto cardine della
trattativa non è stato trovato. L’ipotesi di limitarne la
pubblicazione, ma non l’uso non è piaciuta Forza Italia che
vorrebbe tornare alla legge Mastella.
Il ministro Orlando,
valuta l’ipotesi di un disegno di legge delega che preveda norme a
tutela della riservatezza. Ncd è d’accordo e propone l’audizione
dei direttori delle testate giornalistiche nell’ambito della
attività di delega.
Limiti a impugnazioni
L’appello
guidato è un altro punto della discordia. L’ipotesi è un ddl che
limiti il ricorso al secondo grado di giudizio. Non ci si potrà
opporre alla prima sentenza senza specificare i motivi del ricorso,
che, altrimenti, sarà inammissibile. La Corte d’appello dovrà
rivedere solo quei punti. In caso siano doppie condanne o assoluzioni
non si potrà fare l’impugnazione per vizio di motivazione. Si
potrà fare ricorso in Cassazione solo per violazioni di legge. Non
piace all’Oua, ai penalisti, a Forza Italia e a Ncd.
Pago
ed estinguo
Si chiama giustizia riparativa. In un ddl si prevede
l’estinzione del reato per chi, in caso di delitti minori contro il
patrimonio o a querela di parte, paghi e ripari il danno prima del
dibattimento. Ncd è favorevole.
Confesso e concordo
Ora
si può patteggiare una pena per reati fino a 3 anni. L’ipotesi è
un ddl che consenta di concordare una pena fino a 8 anni a patto di
confessare. Non c’è appello. Solo ricorso in Cassazione per vizi
di forma. Ncd scettica per l’applicazione a reati di mafia. Forza
Italia è contraria.
Falso bilancio e corruzione
Secondo
la proposta del ministro, contenuta in un altro ddl, il falso in
bilancio torna reato punito da 2 a 6 anni. Procedibile a querela nei
casi di piccole società. In un altro ddl si prevedono norme contro
la corruzione, inclusa la possibilità di intercettazioni più
ampie.
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