mercoledì 18 febbraio 2015

Si inceppa la macchina da clic di Grillo
Il blog crolla nelle classifiche internazionali.


Corriere della Sera 18/02/15
Alessandro Trocino
Molto tempo è passato da quando un Grillo luddista prendeva a martellate i computer sul palco. Ma molto ne è passato anche dal giugno del 2006, quando il suo sito era nella top ten mondiale, guardando da non molto lontano Cnn, Bbc e Usa Today e al comando incontrastato in Italia. Ora «www.beppegrillo.it» è precipitato al numero 7.447 nel mondo e al 154esimo in Italia. Sembrano finiti gli anni d’oro per il blog creato e gestito dalla Casaleggio associati e diventato nel tempo il principale organo (non solo informativo) del Movimento a 5 Stelle. La classifica che certifica la caduta libera del blog è di Alexa, gruppo Amazon, tra le principali aziende mondiali che si occupano di statistiche Internet e partner di Google nel determinare il ranking (la classifica e la popolarità) di un sito. Le stime, rivelate dal settimanale «Oggi», sono confermate da altre importanti società del settore: Traffic Estimate fa passare le visite dai 5 milioni di giugno ai 2,2 di oggi. E Calcustat.com gli assegna un ranking di classe C, contro la A di Corriere e Repubblica .

 C’è da chiedersi se il crollo della popolarità del blog sia una causa o un effetto dell’impegno in politica dei due fondatori del Movimento a 5 Stelle. O se sia il risultato di una disaffezione dei sostenitori internet di Grillo, seguita a un’assuefazione ai post roboanti e ai colonnini pubblicitari e parapubblicitari con titoli ammiccanti, che alternano spot a presunti scandali politici. Solo ieri sulla home page si susseguivano senza soluzione di continuità titoli come «Come farsi passare il singhiozzo», «Non mangiate mai la parte verde delle patate!» e «Sondaggio Mentana, un partito cola a picco».

Soltanto che questa volta la macchina da clic sembra essersi inceppata, lasciandosi dietro molte domande irrisolte sulla gestione e sul funzionamento del blog. Qualche mese fa, fu la trasmissione di Milena Gabanelli «Report» a chiedere conto alla Casaleggio Associati e a Grillo degli spot: «Dove vanno a finire i soldi?». E molti fuoriusciti hanno contestato la gestione di un sito che non solo dà la linea politica al Movimento (e non di rado anche ai parlamentari), ma che ospita anche i voti online degli attivisti, oltre ai sondaggi. L’ultima polemica è recentissima, risale alla settimana scorsa quando fu pubblicata una registrazione (fatta illegalmente in Aula) di una conversazione tra la fuoriuscita Mara Mucci e il deputato di Scelta Civica Mariano Rabino.

Se il sito appare in difficoltà, la popolarità del lìder maximo Beppe Grillo resta incontrastata su Facebook, dove è il primo politico per numero di mi piace: un milione 776 mila. Tra i primi undici ci sono anche Alessandro Di Battista, Luigi di Maio e Paola Taverna.




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