Pierluigi Castagnetti
Anche oggi Galli della Loggia sul Corriere dietro l'apparente (e in gran
parte condivisibile) critica al funzionamento dell'ONU, continua la sua
campagna contro la mancanza di cultura (propensione) bellica
dell'Italia e dell'Europa. L'editorialista rimuove del tutto i vincoli
dell'art.11 Cost., ma soprattutto ignora ogni ragione politica di fronte
alla necessità che la guerra sia sempre una extrema ratio. In questo
senso l'ONU, per quanto scalcinata sia, rappresenta pur sempre
l'unica possibilità oggi disponibile di confronto e di allargamento e
condivisione della responsabilità di ogni decisione che riguardi una
iniziativa bellica. La storia (e Galli della Loggia ne è studioso tra i
più autorevoli) ci insegna che quasi mai la guerra risolve i problemi,
spesso li aggrava, anche se altrettanto spesso risulta inevitabile,
perchè ai problemi pre-esistenti non se ne aggiungano altri più gravi.
Ciò dovrebbe indurci almeno a rendere meno facili e deresponsabilizzate
le decisioni di promozione o partecipazione a guerre. Novecento docet!
Nessun commento:
Posta un commento