venerdì 21 agosto 2015

TSIPRAS


Sandro Albini
21 agosto 2015
E' indubbiamente un abile giocatore di scacchi. Si è fatto applaudire dalle ultrasinistre e dai populisti di tutta Europa inducendo il suo popolo a rigettare un accordo per poi, con il voto contrario di metà del suo partito e favorevole di metà di quelli di opposizione, sottoscriverne uno peggiore. E i tifosi nostrani dello Tsipras prima versione? Ora tacciono imbarazzati. Perfino la Annunziata sul suo blog lo esalta perché fatto ingoiare il rospo al Parlamento Greco (lì vota una sola Camera...) si riappella al Popolo per chiedere una nuova investitura. Cinismo? Abilità politica? Vedremo alla fine cosa succede. Le mosse di Tsipras sembrano la imitazione di quel che accade da noi. Anche Renzi se vuole far passare le riforme non può contare su una parte del suo partito e deve ricorrere a aiuti esterni. Doveva andare subito a nuove elezioni, dice la Annunziata, applaudendo la scelta del leader greco. Già, ma in quel momento, con quella legge elettorale si rischiava un Parlamento fotocopia di quello attuale. La scelta: prima facciamo le riforme poi si vota è un segno di responsabilità: Renzi ha deciso di mettere al primo posto i problemi del Paese e non le sue personali ambizioni. Renzi può dar fastidio per qualche suo atteggiamento, ma non vi è dubbio che stia lavorando per migliorare questo Paese. Gli schizzinosi (anche i migliori in buona fede) riflettano invece di rifugiarsi nelle critiche buone per dire: "io l'avevo detto" se le cose vanno male. Ma a volte le cose vanno male per i pregiudizi, la vanagloria e la presunzione di tanti bravi a remare contro alleandosi con gli avversari per mettere in difficoltà un amico che, legittimamente, si comporta diversamente da come loro vorrebbero.

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