Corriere della Sera 23/08/15
Aldo Grasso
Dov’è finita l’allegra Brigata?
Intendo la Brigata Kalimera, quel manipolo di irriducibili che da
febbraio 2015 ha preso a frequentare Atene come ultimo baluardo della
sinistra dura e pura. Prima per festeggiare il successo elettorale di
Alexis Tsipras e, poi, la vittoria nel referendum. L’allegra
Brigata Kalimera, intendo i Fassina, i Vendola, le Spinelli, i
Maltese, i Civati, la minoranza dem, i fans di Syriza e Podemos e la
«sinistra di popolo» in viaggio-studio ad Atene (Erasmus per fuori
corso) per affermare che un’altra sinistra è non solo possibile ma
può diventare forza di governo.
Pochi giorni fa, però, Tsipras
ha «tradito» la Brigata Kalimera, ha chiesto le elezioni
anticipate, si è comportato da statista responsabile e non più da
leader populista. Sconfessando l’esito del referendum (non si può
vivere sempre in campagna elettorale), si è convinto che per andare
avanti deve accettare le regole che vengono imposte non dai debitori
ma dai creditori. L’allegra Brigata oggi è triste: il suo destino,
se continuerà a prendere lucciole per lanterne, sarà sempre la
sconfitta, la perenne stasi nell’illusione demagogica. Il modello
Tsipras come antidoto al renzismo è svanito e con esso l’occasione
per un’altra politica della sinistra italiana.
Dal buongiorno (
kalimera ) alla buonasera ( kalispera ) è questione di ore: « Ogni
ilusion xe senza luse, quando fa sera » (Biagio Marin).
Nessun commento:
Posta un commento