mercoledì 1 ottobre 2014

Patto tra boss e 007 
Lumia: prepariamoci a verità terribili.


Corriere della Sera  28/09/14
Virginia Piccolillo

E ora che il «protocollo farfalla» (il patto tra 007, Dap e boss al carcere duro per informazioni in cambio di denaro), è divenuto atto d’accusa, il presidente Antimafia Rosy Bindi riapre le audizioni: in settimana convocherà Mario Mori e Giovanni Tinebra, a capo del Sisde e del Dap nel 2004, quando il protocollo venne sottoscritto. E il pg di Palermo, Roberto Scarpinato, che ne ha fatto un pilastro del processo d’Appello a Mori. Così, in attesa della deposizione al processo sulla trattativa Stato-Mafia, del presidente Napolitano sale la tensione. E l’ex presidente Antimafia Giuseppe Lumia, avverte: «Dobbiamo prepararci a verità terribili, ora che è venuto fuori quel patto in passato sempre negato dai servizi, che credo sia stato tutto a vantaggio di Cosa Nostra e del sistema di collusioni».

E se quei segreti fossero stati utili?
«Ha fatto bene Renzi a desecretare e l’Antimafia a portare alla luce il rapporto mafia-servizi durante le stragi e la cosiddetta trattativa: secondo i primi atti depositati nel processo trattativa, quei boss non rivelarono nulla sulle collusioni mafia-politica, né sui mandanti esterni delle stragi del ‘92 e ‘93. Perché? ».

Ce ne fu una mancata allo Stadio Olimpico. Basterebbe a giustificare i pagamenti?
«Poteva mettere a rischio gli equilibri istituzionali facendo saltare in aria un pullman di carabinieri. Dagli accertamenti sappiamo che ci fu un guasto. Ma è vero che non si ripetè. Ecco perché dobbiamo sapere tutto, visto che oggi c’è collaborazione dei servizi».

Cosa si aspetta?
«Una stagione di verità e trasparenza. Il rapporto collusivo tra apparati e mafia che ha fatto capolino da diverse indagini di mafia, non mi ha mai sorpreso, né deve sorprenderci. Ma per quali notizie si pagavano i boss? Cosa si sa degli omicidi politico-mafiosi Latorre, Mattarella, Dalla Chiesa? E dell’attentato all’Addaura, per il quale Giovanni Falcone, sempre restìo alla retorica, parlò di “menti raffinatissime”? Aspetto che tutta la verità documentale e testimoniale venga fuori e il Paese sia messo di fronte alle complete responsabilità».




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