Corriere della Sera 17/10/14
Gian Guido Vecchi
«Il cristiano è necessariamente
misericordioso; questo è il centro del Vangelo». Francesco ricorda
l’essenziale via Twitter mentre i 191 padri producono centinaia di
emendamenti al testo provvisorio e una commissione lavora per fare
sintesi e scrivere la relazione finale del Sinodo che sarà votata
domani. Divisi in dieci gruppi linguistici (tre italiani, tre
inglesi, due francesi e due spagnoli), i padri hanno scritto
altrettante relazioni . Sulla comunione ai divorziati risposati, la
linea di chiusura assoluta è dichiarata da un circolo su dieci,
moderato dal cardinale Burke: per il resto c’è un sì «a
condizioni precise» approvato a maggioranza dal terzo circolo
italiano, un no sul principio generale e gli altri sette parlano di
«studio delle eventuali condizioni», «approfondimento» o
«commissioni ad hoc» per valutare «circostanze
particolari».
Insomma il tema è aperto — secondo i casi: mai
si è parlato di una ammissione generale — e sarà approfondito in
vista del Sinodo del 2015. Più controversi i passaggi sugli
omosessuali: si vuole evitare riferimenti alle coppie gay perché non
sembri «un’approvazione», precisare «l’impossibilità» che
siano equiparate a quelle tra uomo e donna, ma mantenere i concetti
di «tutela della dignità» e «accompagnamento» delle persone:
«Nel testo finale si parlerà di accoglienza», riassume il
cardinale Christoph Schönborn. Il circolo moderato dal cardinale
Filoni parla di «Chiesa come casa aperta».
Resta soprattutto
il senso di fondo del Sinodo: «La Chiesa deve essere casa
accogliente per tutti, nessuno si senta rifiutato». Per i padri
vanno però chiariti i fondamentali: va bene le situazioni
«difficili», ma si deve parlare «con più chiarezza» della
«dottrina del matrimonio» e del «Vangelo della famiglia». Duro in
particolare il circolo italiano moderato dal cardinale Bagnasco, con
l’arcivescovo Fisichella relatore: no al «facile populismo che
tutto ovatta», la Chiesa non deve temere di «esprimere un
giudizio», con tanto di citazione da Ezechiele su Dio che chiede di
«avvertire» i «malvagi». Mentre Schönborn considera: «Tante
volte il Papa ci ha detto di non giudicare ma accompagnare». E un
gruppo inglese chiede «il coraggio di bussare alle porte
proibite».
Il lavoro di sintesi sarà delicato. Quando il
cardinale Baldisseri ha detto che i testi dei circoli sarebbero
rimasti riservati, l’assemblea ha chiesto e votato che fossero resi
pubblici. Negli Usa è un caso il cambio di traduzione vaticana
sull’«accoglienza» ai gay perché welcoming è diventato un
prudente providing for, «occuparsi di».
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