Corriere della Sera del 10/12/14
Guido Olimpio
La Cia ha torturato e ingannato nel
nome della lotta al terrorismo. E’ questo l’atto d’accusa
contenuto nel rapporto del Senato americano sull’azione
dell’intelligence. Quasi 600 pagine rese pubbliche sulle oltre 6
mila raccolte dalla Commissione guidata dalla senatrice Dianne
Feinstein, la grande inquisitrice, finita anche lei per essere
spiata.
Le accuse
Il sistema di torture si è rivelato
inefficace. Non era giustificato e non ha permesso di sventare
attacchi. Sono state impiegate misure più brutali di quelle
prospettate ai politici. La Cia ha mentito al Congresso, ha tenuto
all’oscuro la Casa Bianca, ha ostacolato il Dipartimento della
Giustizia, ha ignorato le proteste dei funzionari contrari, ha
fornito piste inaccurate ai media. In alcuni casi ha «perso» i
detenuti passati dai black sites , i centri di prigionia segreti
sparsi per il mondo. L’apparato è apparso impreparato e incapace
di controllare.
Le violenze
Nel rapporto si citano privazione
del sonno, minacce di stupro, persone appese per ore al soffitto,
costrette a stare in posizione di stress, rinchiuse in «scatole» di
metallo, immerse nell’acqua ghiacciata. Si cita il caso di un
terrorista rimasto incatenato per due settimane al muro, così come
la morte, sotto tortura, di Gul Rahman. Quindi il famigerato
waterboarding: la simulazione di annegamento. La mente dell’11
settembre, Khaled Sheikh Mohammed lo ha «provato» 183 volte. I
metodi con l’operativo Abu Zubaydah sono stati tali da far piangere
uno degli agenti. Interessante anche se nota la vicenda di Ammar al
Baluchi, l’uomo che rivelerà il nome del corriere di Bin Laden. La
Cia ha sostenuto che le pressioni fisiche lo hanno indotto a
collaborare, ma nel report si ribadisce come lo avesse fatto già
prima. Dunque, non ci sarebbe stato bisogno di altre violenze.
I
numeri
Secondo il rapporto sono stati 119 i detenuti finiti in mano
alla Cia e di questi 39 hanno subito il trattamento più duro. Sette
di loro non hanno collaborato; 26 erano estranei a vicende eversive.
Molti sono stati catturati con le renditions : catturati dalla Cia,
poi trasferiti dagli Usa in un Paese terzo dove c’erano i centri
segreti. Una rete dall’Europa dell’Est al Medio Oriente.
Incredibile il caso di due psicologi che hanno seguito per conto
della Cia una parte del programma. L’intelligence ha versato alla
loro società qualcosa come 81 milioni di dollari.
Amministrazione
Bush
Per 4 anni — precisa il documento — George W. Bush, che
pure aveva autorizzato alcuni metodi, è stato tenuto all’oscuro e
solo nel 2006 avrebbe ricevuto informazioni particolareggiate. Ma
l’ex presidente e il suo vice Dick Cheney non si sono nascosti
dietro questa «pezza» e hanno difeso l’operato degli agenti
sostenendo che hanno agito da patrioti salvando delle vite. Identica
la posizione del direttore della Cia John Brennan che però ha
riconosciuto come l’agenzia «abbia commesso degli errori».
I
rischi
Obama ha denunciato i metodi utilizzati dalla Cia
definendoli «incompatibili con i valori del nostro Paese». I
repubblicani accusano i democratici di aver esposto l’America a
nuovi rischi mentre è in corso la sfida con l’Isis. Le ambasciate
sono in guardia mentre il Pentagono ha mobilitato unità dei marines.
E’ chiaro che la guerra al terrore non è mai finita.
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