Corriere della Sera 23/12/14
M. Sen.
Il classico Decreto milleproroghe di
fine anno, che tra l’altro prolunga per tutto il 2015 lo stop agli
aumenti di stipendio dei manager pubblici, il provvedimento per il
salvataggio dell’Ilva, i decreti legislativi di attuazione della
delega fiscale, con la regolamentazione dell’abuso di diritto, e di
quelli della delega sul lavoro, con l’avvio del Jobs Act.
È
un ordine del giorno piuttosto nutrito quello del Consiglio dei
ministri convocato da Matteo Renzi per la vigilia di Natale a Palazzo
Chigi, tanto che non si esclude una nuova riunione dell’esecutivo
prima della fine dell’anno. Il varo del decreto che apre la porta
all’intervento pubblico sull’Ilva di Taranto e dei provvedimenti
attuativi del Jobs Act è quasi certo, mentre potrebbe essere
necessario ancora qualche giorno per la messa a punto del testo
sull’abuso del diritto tributario e il Decreto milleproroghe.
«Di
Taranto si sta occupando direttamente Matteo Renzi, che domani
porterà il decreto in Consiglio dei ministri» ha detto il
sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova. «L’ipotesi è quella
di un intervento dello Stato. Davanti a una realtà come questa non
possiamo girarci dall’altra parte» ha aggiunto. Per l’Ilva si
valuta una modifica della Legge Marzano sulla crisi dei grandi
gruppi. Alla guida dovrebbe essere confermato il commissario Piero
Gnudi, ma potrebbe esserci anche un secondo commissario. Potrebbe
essere Pietro Nardi, che ha appena chiuso la vendita delle acciaierie
di Piombino.
Secondo le prime bozze in circolazione, il Decreto
milleproroghe dovrebbe contenere il rinvio di alcune scadenze per le
assunzioni nel settore pubblico, per l’affidamento dei lavori di
edilizia scolastica, per la pubblicazione dei bandi per i lavori
contro il dissesto idrogeologico, la proroga del blocco degli
adeguamenti automatici degli affitti per gli immobili condotti dalle
pubbliche amministrazioni. Vengono prorogati alcuni termini in
materia di opere pubbliche previsti dal decreto Sblocca Italia, e
viene esteso a tutto il 2015 lo stop agli aumenti di stipendio dei
manager pubblici. Possibile anche la sospensione del pagamento delle
imposte nelle aree alluvionate della Liguria.
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