Corriere della Sera 03/12/14
Rinaldo Frignani
Ilaria
Sacchettoni
Una manovalanza criminale,
infiltrata negli appalti dei servizi cittadini e manovrata da vecchi
boss dell’epoca eversiva, assieme a giovani luogotenenti. Una mafia
autoctona, che al controllo territoriale in senso stretto preferisce
l’esportazione di metodi estorsivi e intimidatori. Una «cupola» i
cui capi, con autoironico gusto per la citazione, interloquiscono
alla leggendaria maniera del costruttore Gaetano Caltagirone e del
politico, l’allora Dc Franco Evangelisti: «Che te’ serve?»
(così Massimo Carminati al suo braccio destro Salvatore Buzzi) e, in
privato collezionano tele di Warhol e Pollock.
Trentasette
arrestati più 76 altri indagati, fra colletti bianchi, politici e
criminali ordinari. Nomi di spicco dell’amministrazione di Gianni
Alemanno, lui stesso indagato per concorso esterno in associazione
mafiosa ma anche uomini chiave del centrosinistra. Arrestato l’ex
braccio destro di Walter Veltroni, Luca Odevaine, il suo responsabile
al decoro, Mario Schina, mentre sono indagati Mirko Coratti,
presidente dimissionario dell’assemblea capitolina, l’assessore
comunale Daniele Ozzimo (dimessosi a sua volta) e Giovanni Quarzo,
presidente della commissione trasparenza al quale Carminati regalò
un capillare servizio di attacchinaggio dei manifesti in campagna
elettorale. Quanto al centrodestra è agli arresti Riccardo Mancini
che, da ad di Eur spa, era finito nell’episodio delle tangenti
Breda Menarini. In quella circostanza avrebbe beneficiato di una
strategia difensiva pilotata da Carminati in persona. Per l’episodio,
i pubblici ministeri ipotizzano il concorso esterno in associazione
mafiosa del suo difensore, l’avvocato Pierpaolo
Dell’Anno.
Arrestati per «aver fatto parte di un’associazione
di stampo mafioso operante su Roma e nel Lazio che si avvale della
forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e della
condizione di assoggettamento e omertà che ne deriva per commettere
delitti di estorsione, usura, riciclaggio, di corruzione di pubblici
ufficiali (questo capitolo è ancora in via di approfondimento ndr )»
anche l’ex manager dell’Ama Franco Panzironi, dominus della
Parentopoli e tesoriere della fondazione Nuova Italia beneficata
dallo stesso Carminati e Giovanni Fiscon, manager dell’Ama e
Alessandra Garrone, compagna del braccio destro di carminati
Salvatore Buzzi. Indagati Stefano Andrini che da ex estremista di
destra fu catapultato alla «servizi Ambientale» e Gennaro Mokbel,
l’uomo chiave del riciclaggio Telecom Sparkle.
Una mafia
«originaria e originale» la definiscono il procuratore capo
Giuseppe Pignatone e l’aggiunto della Dda di Roma, Giuseppe
Prestipino, nel corso della conferenza stampa. Tra gli appalti presi
in esame dalla Procura, oltre a quello per l’ampliamento del campo
nomade di Castel Romano, anche l’altro per la raccolta
differenziata, più quello stagionale per la rimozione delle foglie e
perfino l’ultima emergenza neve del 2012. Appalti vinti dalla Imeg
e altre controllate dal clan. «Inchiesta solida» dice il ministro
dell’Interno Angelino Alfano. Due anni di indagini dei pubblici
ministeri Giuseppe Cascini, Paolo Ielo, Luca Tescaroli e dei
rispettivi uffici, oltre agli investigatori del Gico della Finanza
(che ieri hanno eseguito sequestri per oltre 200 milioni di euro) e
del Ros dei carabinieri, stabiliscono un punto fermo nella città in
cui il reato di associazione mafiosa è un’acquisizione recente.
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