lunedì 30 giugno 2014

Nuova tragedia del mare.

Soccorso barcone con 30 cadaveri

Un peschereccio carico di migranti, circa 600 persone, è stato preso a rimorchio dalla marina militare


Un peschereccio carico di migranti con a bordo anche circa 30 cadaveri - il numero esatto ancora non si conosce - è stato soccorso nella notte di domenica da mezzi della marina militare nel Canale di Sicilia. Stipati in una parte angusta del barcone, i migranti sono morti probabilmente per asfissia, ma non ci sono certezze. Proprio la posizione in cui si trovano i corpi ha impedito il loro immediato recupero: solo un paio di cadaveri sono stati portati a bordo della nave militare, gli altri saranno recuperati in porto. L’imbarcazione è stata presa a rimorchio e arriverà nella mattinata di lunedì nel porto di Pozzallo, nel Ragusano. Già soccorse, invece, due donne incinte. A bordo del barcone, soccorso dalla nave «Grecale» del dispositivo «Mare nostrum», ci sono centinaia di persone: oltre 600 le persone soccorse, secondo le prime informazioni.
Altri 5.000 salvati in 48 ore
Oltre 5000 migranti soccorsi, nell’ultimo fine settimana, dalle navi della Marina Militare inserite nel dispositivo aeronavale interforze Mare Nostrum. La fregata Grecale con a bordo 566 e la corvetta Chimera con 353 migranti arriveranno in giornata nel porto di Pozzallo. Nel pomeriggio di ieri, spiega in una nota la Marina Militare, durante le operazioni di soccorso e di ispezione ad un barcone venivano rinvenute circa 30 salme stivate nella zona prodiera dell’imbarcazione.
Già oltre 60 mila persone
Non si arresta l’ondata di migranti e profughi che cercano di raggiungere l’Italia fuggendo dalle guerre e dalla disperazione: dall’inizio dell’anno sono già oltre 60 mila i salvati nel canale di Sicilia, ed è ormai evidente non solo che verrà superato il record del 2011 (63 mila) ma anche che è sempre più realistica la previsione dei tecnici che non escludono la possibilità che si arrivi a toccare le 100 mila presenze a fine anno, mettendo a dura prova il sistema di accoglienza dei Comuni.

Nessun commento:

Posta un commento