lunedì 23 giugno 2014

Giovanni Bazoli annuncia querela contro Diego Della Valle, "inaccettabili le sue continue ingiurie"


L'Huffington Post
22/06/2014

Da troppo tempo il signor Della Valle si esibisce con dichiarazioni nei miei confronti che sono ingiuriose e inaccettabili: quindi ne dovrà rispondere nelle opportune sedi giudiziarie nei tempi e nei modi che mi riservo di valutare. Quanto alle indagini della Procura di Bergamo relativamente alla governance di UBI Banca, tengo a ribadire la mia serenità di aver agito nel più totale rispetto delle leggi, come del resto è stato nel corso di tutta la mia vita professionale”. E’ quanto dichiaraGiovanni Bazoli, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa Sanpaolo.
Diego Della Valle aveva affermato che "se Giovanni Bazoli avesse un briciolo di dignità, dovrebbe chiedere scusa agli italiani e dimettersi immediatamente da ogni incarico pubblico". Il riferimento dell'imprenditore marchigiano è alle vicende giudiziarie legate ad Ubi Banca. Bazoli è consigliere e componente del Comitato esecutivo dell’Abi ed è stato dal 2008 al 2012 nel Cda di Ubi Banca. È indagato dalla Procura di Bergamo per ostacolo alle funzioni di vigilanza, al pari del presidente del Consiglio di Gestione di Ubi Banca, Franco Polotti, del presidente del Consiglio di Sorveglianza Andrea Moltrasio e al vice presidente Mario Cera, oltre che ai consiglieri di Ubi Victor Messiah e Italo Lucchini. Secondo gli inquirenti, Bazoli pilotava le nomine dei vertici del gruppo bancario, nel quale la figlia Francesca e il genero Gregorio Gitti – avvocato ma anche deputato di Scelta Civica – occupano posizioni di rilievo.

“Vedere come ha utilizzato il suo potere ed il suo mondo di relazioni trasversali per fare i suoi interessi e per agevolare e favorire figli e parenti è scandaloso” aveva affermato Della Valle, da sempre avversario di Bazoli su molti fronti, ma soprattutto per il caso Rcs. “Se dobbiamo credere ad un nuovo corso politico, dove tutti i cittadini siano considerati giustamente uguali, il caso Bazoli sarà il vero esempio da usare per capire se veramente si vuol cambiare, allontanando un certo mondo che ha fatto enormi danni al Paese. Se questo signore ed i suoi sodali rimarranno al loro posto vorrà dire che nulla cambia veramente e che la questione morale, ancora prima di quella giudiziaria, viene valutata con pesi e misure diversi. Sarebbe una vera vergogna”.

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