sabato 28 giugno 2014

I miei eroi

Buongiorno
Massimo Gramellini
La Stampa 28 giugno 2014

«Caro Massimo, mi piacerebbe condividere con te il mio Buongiorno speciale. In questo periodo storico particolare, vorrei che qualcuno mi chiedesse chi sono i miei eroi, le persone per le quali valga davvero la pena di svegliarsi al mattino. Risponderei che i miei eroi sono tanti. Non i politici (ovviamente), non i colleghi avvocati più anziani di me (spesso accecati dalla corsa al guadagno), nemmeno i Grandi della storia e coloro che si sono distinti per i loro atti valorosi.  

La mia prima eroina è V., 4 anni, che un sabato pomeriggio mi ha fatto venire la pelle d’oca quando si è svegliata disperata per dirmi “io non voglio più stare nella casa dei bambini, io voglio due grandi speciali”. È P., 2 anni, che quando mi vede entrare mi ringrazia con il suo sorriso e i suoi occhi, dato che la bocca emette ancora suoni indistinti. È anche D., 16 anni, che studia talmente tanto a scuola che i suoi educatori fanno a gara per andare ai colloqui con i professori. Ed è anche Paolo, un signore in pensione a cui non piace molto giocare con i bambini, ma si occupa della loro casa anche solo cambiando una lampadina. O Emma, una signora di mezza età che la domenica cucina per tutti il suo profumato ragù. Vedi, Massimo, esistono ancora molti eroi nell’Italia che troppe persone non fanno altro che criticare. Pochissimi li vedono. Eppure i miei eroi sono talmente semplici da essere davanti agli occhi di tutti». Sara 
Grazie, Sara, per la boccata d’aria fresca. Però, credimi, non sei sola. Tanti vedono i tuoi eroi semplici e tanti ne hanno di propri. Da oggi, se vorranno, i nostri lettori potranno dirci quali sono scrivendoli nello spazio “commenta” in basso a destra di questa pagina. 

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