lunedì 30 marzo 2015

Nichi augura buon compleanno a Pietro Ingrao


Attilio Caso
Nichi augura buon compleanno a Pietro Ingrao: "Siamo tutti discepoli del maestro Pietro Ingrao. Da lui abbiamo appreso la bellezza della politica e la abbiamo subito dimenticata. Abbiamo conservato solo la bellezza, perché quella politica che deve "esplorare l'impossibile", affermata dal Compagno, non ci interessa: è greve e insopportabile come la preoccupazione per gli esclusi, per coloro che non sono né figli di avvocati né di primari, che non aspirano necessariamente al pubblico impiego e che non sono in pensione dopo qualche difficile decennio, vissuto da docenti universitari. Le nostre preoccupazioni sono quelle di Maurizio, Lucia, Norma, Stefano, Luciano e Miguel: a quale talk show sarò ospite domani, per affermare cose di sinistra? A quale convegno parteciperò? Su quale cattedra o in quale posizione di funzionario pubblico piazzerò un nostro protetto? Dove potrò citare Plotino e Gabo, per stigmatizzare l'onta assoluta del Patto del Nazareno? Quando potrò incontrare Pippo per parlare di derive autoritarie e dittature di velinismo e renzismo merkelista?
Pietro ci parla da sempre di giustizia sociale: bravo Maestro! Ma non esagerare, altrimenti dovremmo valutare quanto impegno abbiamo davvero profuso, per combattere questa esclusione, e allora saremmo indotti a distogliere lo sguardo dalla struggente bellezza di un tramonto o dalla sognante nostalgia di un malinconico finale di Luchino Visconti. Oppure, ancor peggio, dai panzerotti, che hanno preparato le allieve di Luciano, per festeggiare la vittoria di Sarkozy, che è meglio di Renzi. P.S. Pippo oggi vuole disertare la Direzione Nazionale del PD, ma non per fare argine alla marea decisionista, ma perché gli ho spedito una foto della tavola imbandita."

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