domenica 8 marzo 2015

8 marzo secondo Nichi

Attilio Caso
Nichi sulla Giornata della Donna: "In questa solenne festività della sinistra voglio ricordare che noi ci opponiamo all'immagine di una donna schiava dell'alessiamarcuzzismo, pronta a cene eleganti e ansiosa di calcare salotti animati da mariadefilippismo, maravenierismo e katyperrismo. Si tratta delle conseguenze della deriva dellultraliberismo merkelista e renzista. Immagino la Signoramerkel e Matteorenzi nei campi scout, posseduti del verbo del 3 % e pronti a destinare le donne ad un futuro in cui, se nominate ministro, non potranno essere "ministra", in ossequio ad una eurocrazia dittatoriale e dirigista, ad un pensiero unico che le vuole succubi del maschilismo delle cariche. No. Noi restiamo fedeli ad un'immagine della donna dipinta dal maestro Pasolini: una Mamma Roma dalla straziante poesia, capace di una compassione struggente, oppure a quella di una donna pronta a tracannare due pacchetti di Marlboro, impegnandosi in dispute sulla capacità delle multinazionali di essere il braccio armato del berlusconismo e del velinismo. Ora, devo lasciarvi: devo stappare il Negramaro per la cena di stasera. Ho invitato Lilli, Lucia, Rosy e Norma. Mangiamo orecchiette e cime di rapa con acciughe. Le preparano le dottorande al servizio di Luciano: io e Pippo siamo convinti del fatto che le orecchiette buone, fatte in casa, vengano bene solo se cesellate dalle mani piccole di una donna."

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