MICHELE BOCCI
La Repubblica - 11/7/14
Lorenzin: “Così mettiamo in
sicurezza la sanità” E nascono i maxi ambulatori dei medici di
famiglia
Chiusura dei reparti che lavorano poco
o male e delle case di cura più piccole, fondo sanitario certo per i
prossimi tre anni, riforma dei ticket, ambulatori dei medici di
famiglia sempre aperti. Le Regioni hanno firmato il Patto per la
salute con il ministero della Sanità e quello delle Finanze, cioè
il documento che disegna la sanità dal 2014 al 2016. «È stato un
lavoro lunghissimo — commenta soddisfatta il ministro Beatrice
Lorenzin — Ma con questo accordo garantiamo lo sviluppo della
sistema pubblico e mettiamo in sicurezza la sanità».
GLI OSPEDALI
Nel Patto si prevede la chiusura delle
strutture convenzionate con meno di 60 letti, una sessantina in
tutto, a meno che non diventino mono-specialistiche. Nascono gli
ospedali di comunità, dove l’assistenza è assicurata da medici di
famiglia. Al testo è stato allegato un regolamento, che sarà
discusso il 31 luglio, dove si prevedono gli standard minimi di
attività che devono avere i reparti a seconda della specialità.
Sotto quella soglia potranno essere chiusi. Stessa sorte in caso non
funzionino bene, cioè se hanno dati di mortalità troppo alti a
seconda degli interventi. Le Asl saranno controllate costantemente.
In quelle che andranno in deficit o avranno difficoltà ad assicurare
i lea, livelli essenziali di assistenza ai cittadini, arriverà una
task force del ministero che le aiuterà a superare la crisi.
SOLDI E TICKET
Stabilito il fondo sanitario: nel 2014
ammonterà a 109,9 miliardi, nel 2015 a 112, nel 2016 a 115,4. La
suddivisione del fondo tra le Regioni dovrà rispettare nuovi
criteri, che premiano le regioni più virtuose dal punto di vista
della spesa. I risparmi derivanti dall’applicazione delle misure di
contenimento della spesa resteranno alle Regioni, che dovranno usarli
per fini sanitari. I ticket verranno cambiati da una commissione che
dovrà tenere conto del reddito delle famiglie. Il nuovo sistema
«dovrà connotarsi per chiarezza e semplicità applicativa». Non è
escluso che a chi ogni anno dichiara redditi alti vengano tolte
eventuali esenzioni per patologia.
L’ASSISTENZA TERRITORIALE
Medici di famiglia e pediatri
lavoreranno in grandi aggregazioni di professionisti, le Uccp e le
Aft, per dare vita a maxi ambulatori che assicurino una presenza
continua nel corso della gior- nata. I dottori sono invitati a
promuovere una medicina di iniziativa, cioè che coinvolga i pazienti
cronici, che dovranno essere chiamati dal medico a fare i vari
controlli e le visite periodiche legate alla loro patologia.
IL NUMERO DI EMERGENZA
Come richiesto dall’Europa il 118
dovrebbe lentamente sparire per essere sostituito dal 112, ovvero il
numero unico europeo di emergenza. Le Regioni dovranno iniziare le
procedure per il cambiamento. Tra l’altro si va anche verso la
creazione di un numero unico «116-117» per le guardie mediche.
Nessun commento:
Posta un commento