il Programma "eversivo" dell’Ulivo per le elezioni del 1996 a proposito della riforma del Senato:
«Il Senato dovrà essere trasformato in una camera delle regioni,
composta da esponenti delle istituzioni regionali che conservino le
cariche locali e possano quindi esprimere il punto di vista e le
esigenze della regione di provenienza. Il numero dei senatori (che
devono essere e restare esponenti delle istituzioni regionali) dipenderà
dalla popolazione delle regioni stesse, con correttivi idonei a
garantire le regioni più piccole… I poteri della Camera delle regioni
saranno diversi da quelli dell’attuale Senato, che oggi semplicemente
duplica quelli della Camera dei deputati. Alla Camera dei deputati sarà
riservato il voto di fiducia al Governo. Il potere legislativo verrà
esercitato dalla Camera delle regioni per la deliberazione delle sole
leggi che interessano le regioni, oltre alle leggi costituzionali».
p.s.
io la memoria non l'ho persa e ricordo che quelli che in senato gridano allo stravolgimento della costituzione in passato avevano tranquillamente accettato il testo e qualcuno (il sen. Chiti) era ministro del governo Prodi.
p.s.
io la memoria non l'ho persa e ricordo che quelli che in senato gridano allo stravolgimento della costituzione in passato avevano tranquillamente accettato il testo e qualcuno (il sen. Chiti) era ministro del governo Prodi.
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