Ieri alle 21.30 l'annuncio dell'incursione da parte dello stesso
Netanyahu. I carri armati nella striscia, obiettivo i «tunnel del
terrorismo». Hamas reagisce con una pioggia di razzi
Come ha confermato il generale Motti Almoz, portavoce delle forze
armate israeliane, citato dalla Reuters, l’operazione coinvolge «truppe
di terra, artiglieria, carri armati». Gli alberghi della costa di Gaza
sono stati fatti evacuare in previsione di un possibile sbarco di truppe
via mare.
Benjamin Netanyahu ha comunicato che Israele ha iniziato «operazioni
di terra» dentro la Striscia di Gaza ieri sera, con l’obiettivo di
«colpire i tunnel dei terroristi». I carri armati israeliani sono
entrati a Gaza dopo le 21 di giovedì sera, ora italiana, dopo che
Israele ha interrotto la fornitura di elettricità. Una tv israeliana, Channel 10, cita fonti palestinesi che parlano di «numerose vittime».
Per tutta la giornata di ieri la soluzione militare e quella
diplomatica avevano corso in parallelo. Da un lato la ripresa delle
ostilità dopo la tregua umanitaria di cinque ore, dall’altra il
negoziato al Cairo, col coinvolgimento di Israele, di Hamas e di Fatah,
che aveva fatto – secondo tutte le fonti – significativi passi avanti.
Poi Israele – nelle stesse ore in cui i media del mondo si concentravano sulle notizie in arrivo dall’Ucraina, dove è stato abbattuto un aereo di
linea della Malaysia Airlines – ha scelto l’attacco. L’esercito
israeliano ha chiarito che l’obiettivo dell’operazione non è quello di
“annientare” Hamas, come chiedeva l’ala destra del governo. Israele ha
anche chiarito che si tratta di «un’incursione», non di «un’invasione».
Non intende, cioè, tornare a occupare militarmente la striscia. Ma è
difficile, ad oggi, prevedere quale sarà l’evoluzione di questa nuova
guerra.
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