Livorno sembrava aver ridato speranze a M5S. Ma subito è tornata
tempesta, tra caso Pizzarotti, assemblee avvelenate dei parlamentari e
ostacoli per le alleanze europee. Le relazioni fisiche si stanno
vendicando delle relazioni virtuali gestite da Casaleggio.
Chi ha un po’ di esperienza e memoria capisce perfettamente ciò
che ai più deve risultare incomprensibile, ovvero la china lungo la
quale sta scivolando il movimento Cinquestelle. È appunto una vicenda
“da movimento”, una dinamica autodistruttiva analoga a quella nella
quale si infilarono tanti gruppi e gruppetti dell’estrema sinistra degli
anni ’70.
Guardiamo solo agli ultimissimi giorni, quelli successivi ai ballottaggi.
Beppe Grillo ha salutato le vittorie di Livorno, Civitavecchia e
Bagheria (soprattutto la prima) con il suo tipico sarcasmo. Per qualche
ora la rete grillina è stata attraversata da un brivido di
soddisfazione, nella speranza che ci si stesse già riprendendo dalla
batosta delle Europee. Perfino gli aborriti media incoraggiavano questo
sentimento, facendo di Livorno un caso nazionale più importante di tutti
gli altri risultati amministrativi messi insieme.
Sollievo effimero. In poche ore è tutto girato al peggio, tra
velenose assemblee dei parlamentari e drammatizzazione estrema del caso
Pizzarotti, in attesa che ai militanti arrivi la notizia di quanto sta
accedendo in Europa: la sofferenza sull’alleanza con Ukip rischia di
essere stata inutile, visto che Cameron e Le Pen stanno soffiando a
Farage un gruppo nazionale dietro l’altro, sicché se anche il voto
online di oggi desse soddisfazione a Casaleggio, il famoso gruppone a
Strasburgo potrebbe non nascere egualmente, evidenziando il tasso di
improvvisazione della linea del movimento (fino all’estremo della totale
delegittimazione se invece gli iscritti decidessero per l’unione coi
Verdi, dopo le cose terribili che ne ha scritto Grillo).
Viene da confrontare questa spirale politica e psicologica con la
feroce scientificità dell’operazione Cinquestelle sul web, per come la
descrive Federico Mello in un bel libro di cui oggi pubblichiamo
stralci. E da concluderne che la realtà delle relazioni fisiche si sta
prendendo una crudele rivincita sulla potenza delle relazioni virtuali
dirette e orientate (con grande visione, professionalità ed efficacia)
dalla Casaleggio Associati fin dalla fondazione di M5S.
Per un po’ in Italia abbiamo pensato di dover raccontare
l’incredibile rivoluzione animata da un esercito di giovani esordienti
dalla faccia pulita. C’è invece il rischio che ci tocchi di assistere
alla fine precoce di un esperimento orwelliano fatto fallire dalle umane
fragilità di coloro che dovevano applicarlo alla realtà.
Nessun commento:
Posta un commento