INTERNAZIONALE 27 giugno 2014
L’avvocata per i diritti umani Salwa Bughaghis è stata assassinata la
sera del 25 giugno nella sua casa di Bengasi, in Libia. Un gruppo di
uomini armati e in divisa è entrato nell’abitazione sparando e ha ucciso
la donna con un colpo alla testa. In casa c’era anche il marito, Issa,
che ora è irrintracciabile.
Bughaghis era nota in tutto il paese e a livello internazionale per
la sua attività in difesa dei detenuti politici durante il regime di
Muammar Gheddafi. Nel 2011 aveva partecipato alle manifestazioni che
avevano portato alla caduta di Gheddafi e in seguito aveva fatto parte
del Consiglio nazionale di transizione, diventando vicepresidente della
commissione preparatoria per il dialogo nazionale. Per tutte le sue
attività politiche e civili, nel 2012 aveva ottenuto il premio della
Vital voices global leadership, una fondazione legata a Hillary Clinton.
Più recentemente si era espressa apertamente criticando le azioni
terroristiche delle milizie armate che controllano gran parte della
Libia.
Poco prima di essere uccisa Bughaghis aveva
votato alle elezioni legislative e aveva pubblicato su Facebook le sue
foto al seggio.
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