Marta Giovannini
Direzione Nazionale PD
In questi giorni all'onore delle cronache scandali,
ruberie, tangenti in politica e pezzi deviati dello Stato. La risposta
non deve essere solo giudiziaria, e giustamente giudiziaria perché chi
ha rubato il denaro dei cittadini deve pagare e restituire. La risposta
deve essere anche politica e insieme cultural- preventiva. Nella mia
ancor breve esperienza politica, forse anche per formazione o per un
autentico sentimento di giustizia, ho sempre insistito sul problema
della corruzione. La prima cosa che ho organizzato, eletta consigliere
comunale, è stato un incontro proprio sul costo della corruzione: era il
2010 e la cifra era già più di 60 miliardi l'anno. Oggi siamo oltre i
70. Tutti indirettamente insieme paghiamo quell'importo e sarebbe
nostro interesse combattere strenuamente questo cancro e
vincerlo. Allora però andava molto di moda l'opposto argomento del
"giustizialismo" e non tutti capivano fino in fondo l'importanza anche
solo di discutere pubblicamente di corruzione. Del resto erano passati
quasi 20 anni da Mani Pulite ed eravamo stati tutti indotti, da certa
stampa, a far perfino troppa critica di indagini che ebbero il pregio di
mettere a nudo un sistema di malaffare senza precedenti che si sperava
non fosse riproponinile . In tanti avevano dimenticato le parole di
Enrico Berlinguer che, in questi giorni di anniversario, circolano sui
siti e nel web; parole su corruzione e quesione morale che partono
anche dai partiti.. " ..I partiti oggi sono solo macchine di potere e di
clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi
della società, idee, ideali programmi pochi o vaghi, sentimenti e
passione civile, zero". Oggi mi è facile richiamare e apprezzare quel
pensiero senza destar sospetti : non vengo dal PCI, ho cominciato a far
politica attiva quando è nato PD in nome di un progetto nuovo che Renzi
potrà attuare solo attraverso un cambiamento radicale. E non son la sola
a pensarla cosi', tanti hanno fatto questo stesso percorso e tanti
sono i volti nuovi che fanno politica gratis per provare a cambiare quel
sistema descritto da Berlinguer nel 1981. Coerentemente con le mie
idee, libera da anime e correnti, forse come una "marziana" non avvezza a
certi giochini - mentre passa la norma su una pericolosa responsabilità
diretta dei magistrati (la responsabilità esiste già) - credo che la
nuova legge elettorale dovrebbe prevedere l'incandidabilita dei
condannati per i reati di corruzione, concussione ecc. (reati contro la
PA), anche quando sia intervenuto patteggiamento. So bene che questa
proposta deve essere condivisa e ottenere il voto di questo Parlamento,
ma credo che sia necessario cambiare registro da subito. Insieme è
doveroso continuare con misure preventive dei fatti corruttivi, abuso
d'ufficio ecc. insistendo con la trasparenza e la massima pubblicità di
bandi, concorsi, appalti, non limitata alle sole forme obbligatoriamente
previste dalla legge . Nella mia attività amministrativa locale ho
insistito molto sul punto trovando consenso, condivisione e
accoglimento. Oltre ad una giusta repressione e punizione dei reati
questa e' la strada maestra da seguire ricordando sempre che la
corruzione non esiste solo per il Mose o l'Expo, è diffusa anche in
tanti altri casi e forme minori che pesano ugualmente sulla coscienza di
un popolo.
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