Soccorso barcone con 30 cadaveri
Un peschereccio carico di migranti, circa 600 persone, è stato preso a rimorchio dalla marina militare
Un peschereccio carico di migranti con a bordo anche
circa 30 cadaveri - il numero esatto ancora non si conosce - è stato
soccorso nella notte di domenica da mezzi della marina militare nel
Canale di Sicilia. Stipati in una parte angusta del barcone, i migranti
sono morti probabilmente per asfissia, ma non ci sono certezze. Proprio
la posizione in cui si trovano i corpi ha impedito il loro immediato
recupero: solo un paio di cadaveri sono stati portati a bordo della nave
militare, gli altri saranno recuperati in porto. L’imbarcazione è stata
presa a rimorchio e arriverà nella mattinata di lunedì nel porto di
Pozzallo, nel Ragusano. Già soccorse, invece, due donne incinte. A
bordo del barcone, soccorso dalla nave «Grecale» del dispositivo «Mare
nostrum», ci sono centinaia di persone: oltre 600 le persone soccorse,
secondo le prime informazioni.
Altri 5.000 salvati in 48 ore
Oltre 5000 migranti soccorsi, nell’ultimo fine settimana, dalle navi
della Marina Militare inserite nel dispositivo aeronavale interforze
Mare Nostrum. La fregata Grecale con a bordo 566 e la corvetta Chimera
con 353 migranti arriveranno in giornata nel porto di Pozzallo. Nel
pomeriggio di ieri, spiega in una nota la Marina Militare, durante le
operazioni di soccorso e di ispezione ad un barcone venivano rinvenute
circa 30 salme stivate nella zona prodiera dell’imbarcazione.
Già oltre 60 mila persone
Non
si arresta l’ondata di migranti e profughi che cercano di raggiungere
l’Italia fuggendo dalle guerre e dalla disperazione: dall’inizio
dell’anno sono già oltre 60 mila i salvati nel canale di Sicilia, ed è
ormai evidente non solo che verrà superato il record del 2011 (63 mila)
ma anche che è sempre più realistica la previsione dei tecnici che non
escludono la possibilità che si arrivi a toccare le 100 mila presenze a
fine anno, mettendo a dura prova il sistema di accoglienza dei Comuni.
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