domenica 21 dicembre 2014

«Grillo non insulti il presidente 
o lo denuncerò».

Corriere della Sera 21/12/14
corriere.it
Caro direttore, alla fine della Seconda guerra mondiale, l’Italia era considerata dagli Alleati fra i Paesi nemici e pertanto priva di ogni libertà. Quando il 10 agosto del 1946 Alcide De Gasperi intervenne alla Conferenza di pace a Parigi, esordì dicendo: «Prendendo la parola in questo Consesso, sento che tutto è contro di me, tranne la vostra personale cortesia». Questo bastò a salvare l’Italia dall’umiliazione di essere sotto tutela. Sarebbe stata la stessa cosa se al posto di De Gasperi ci fosse stato Beppe Grillo? O Salvini o Civati o altri dei nostri attuali politici? È fin troppo facile rispondere: se il presidente Napolitano dovrebbe costituirsi, lei Grillo e tutti gli altri dovreste farvi ricoverare. E una volta per tutte: la smetta di fare del protagonismo becero insultando Napolitano altrimenti la denuncerò per vilipendio nei confronti del capo dello Stato che i cittadini italiani amano e rispettano sopra qualsiasi altro.



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