lunedì 20 ottobre 2014

Se il sindaco cinquestelle si lamenta del suo stipendio.


Corriere della Sera 20/10/14
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«Anche io ho fatto i miei sacrifici. Da ingegnere guadagnavo quanto volevo, da sindaco invece prendo meno di un vigile urbano».

Il primo cittadino di Livorno, il cinquestelle Filippo Nogarin, ha detto proprio così a un gruppo di dipendenti della cooperativa che pulisce le strade della città. Gli spazzini, che rischiano un taglio del 25% del loro stipendio, chiedevano rassicurazioni sul futuro. Invece di darne, il sindaco, forse per levarsi dall’impiccio, ha chiesto comprensione per lui: «Vi rendete conto? Meno di un vigile, guadagno meno di un vigile». Non c’è il rischio di aver capito male — riferisce il Tirreno — il lamento del sindaco povero Nogarin agli spazzini lo ha ripetuto tre volte. Eletto sull’onda della campagna «moralizzatrice» del Movimento cinquestelle, passato alle cronache come colui che ha espugnato la roccaforte rossa, è già la seconda volta che scivola sui costi della politica. In campagna elettorale, ovviamente, il tema era stato un cavallo di battaglia del M5S: appena eletto però, guardando per la prima volta le cose da un altro punto di vista, il sindaco disse: «Un assessore prende talmente poco che non credo gli si possa tagliare l’indennità». Poi si corresse, ma adesso ci è cascato di nuovo. A Livorno — informa sempre il Tirreno — il sindaco guadagna 7.097 euro mensili, l’equivalente di tre vigili urbani, se restiamo allo spericolato paragone di Nogarin che, da ingegnere, aveva dichiarato nel 2013 la metà di quanto percepisce ora. Ma i conti in tasca al sindaco, o la sua incoerenza, non sarebbero nemmeno il punto, se non fosse che i Cinquestelle hanno basato molto del loro successo proprio sull’avversione verso chi «vive di politica». Il punto, alla fine, è che i lavoratori livornesi non hanno scelto di vedersi ridurre lo stipendio. Mentre Nogarin a candidarsi come sindaco — e rimetterci così tanto come racconta — non è stato obbligato da nessuno.

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