sabato 11 luglio 2015

OPPOSIZIONE A CHE COSA?

Sandro Albini
Ho letto un irato commento della Camusso alla relazione di Boeri sullo stato dell'INPS. Questa si è inventata cose non dette da Boeri (ma si può anche pensare ad un limite soggettivo nel comprendere correttamente dati e argomentazioni complesse) per scagliargli invettive e presentare scenari foschi sul futuro dei pensionati. Quando Boeri ha rispiegato quel che aveva detto, silenzio la Camusso non ha detto nulla: magari uno "scusi avevo capito male" o un "non si era spiegato bene" non sarebbe guastato, ma si sa il sindacato non può sbagliare. Lo stesso sul Job Act, dopo averne dette di tutti i colori, opposizioni (anche i demsinistri) e sindacati non commentano i buoni risultati: vivono nella speranza che il prossimo mese siano meno buoni e quindi si possa riprendere il solito refrain. E' andata così anche sulla scuola: sindacati, demsinistri, 5 stelle, Lega e Sel si sono inventati contenuti inesistenti per poter sobillare le piazze e fare indegne sceneggiate in Parlamento. Addirittura minacciano il boicottaggio (sempre in nome della "democrazia" ridotta ad ancella del loro povero pensiero) all'inizio dell'anno scolastico. Sempre così sulla scuola: gli esagitati dicono no a qualsiasi cambiamento, prospettando scenari inventati da loro: fine della scuola pubblica, privilegio ai privati, preside sceriffo e così via sproloquiando. Il tema vero, l'ho già scritto, è il seguente: la scuola viene considerata non come la casa a servizio di famiglie e studenti ma come la sede nella quale la gestione, di fatto, è nelle mani dei sindacati e delle minoranze di insegnanti e studenti più aggressive: l'idea che il Governo scompagini questo stato di cose, limitando il loro potere, è per loro esiziale. Quindi sono disposti a fare qualsiasi bassezza per difenderlo. Bello spettacolo hanno dato davanti a Montecitorio, molto educativo!

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