Attilio Caso
28 aprile 2015
"Noi resistiamo a questa deriva,
che denota un avanzamento dell'autoritarismo trepercentista: Yanis ha
subito una limitazione nei poteri nella trattativa con un'eurocrazia
merkelista e dirigista - perché un "dirigista" ci vuole
sempre. Alexis, proprio lui, ha operato questa scelta, che infligge
un colpo deciso ad ogni spirito di libertà ed emancipazione propri
del nostro popolo. Eppure Yanis è sempre stato coerente: ha sempre
rinviato ogni decisione, ha sempre riempito di chiacchiere ogni
ragionamento orientato ad individuare le responsabilità dei
cittadini nella situazione del paese, non ha mai rispettato una
scadenze ed ogni piano da lui inviato era vago e leggero.
Come escludere una figura così
valente, che sempre rifiuta ogni uscita cravattista e lodenista a
favore di una tenuta più ribellista.
Ora, organizzo una petizione per
restituire leggerezza alla politica greca, quella politica bella che
tanto avrebbe apprezzato il maestro Italo Calvino. Intanto, aspetto
Lucia, Lilli, Norma, Luciano, Miguel, Alfredo, Stefano e Pippo:
ceneremo in riva al mare, Luciano ci illustrerà il rapporto tra
Pericle e la spesa pubblica di Papandreu e, come è giusto, le
dottorande laveranno i piatti, in attesa che arrivi l'onda renzista
emilianista in Puglia. Noi siamo con Michele, naturalmente, ma dalla
parte migliore."
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