LUIGI SPEZIA
La Repubblica - 12/9/14
Spese pazze, Bonaccini verso
l’archiviazione. I pm: credibili le spiegazioni fornite sui 4300
euro spesi “Ora sono pronto a correre per le primarie”. Il
premier: sono i cittadini che indicano chi eleggere
Stefano Bonaccini avrà un bonus per
partecipare alle primarie in vista dell’elezione del nuovo
presidente dell’Emilia- Romagna. Indagato per peculato
nell’inchiesta sulle “spese pazze” dei consiglieri regionali,
la sua posizione va infatti verso la richiesta di archiviazione del
suo fascicolo, che sarà inviata dalla procura al giudice delle
indagini preliminari. Questo gli consentirà di partecipare alla
consultazione del 28 settembre (o al più tardi del 5 ottobre) e di
avere la chance di diventare governatore della Regione il 23 novembre
prossimo.
Ieri intanto, per la prima volta, il
premier Matteo Renzi è intervenuto sull’intrico
politicogiudiziario emiliano che rischiava di paralizzare la
competizione dalla quale uscirà il candidato del Pd indicato per
succedere al dimissionario Vasco Errani. Su un punto al Nazareno non
si transige: «I candidati li scelgono i cittadini, non i giudici -
afferma Renzi -Nessuno crede alla giustizia a orologeria, chi sbaglia
paga, ma si aspetta la sentenza, altrimenti è la barbarie. Un
atteggiamento che il Pd ha tenuto in altre occasioni e mantiene anche
stavolta». Per restare in Emilia, anche quando lo stesso Errani era
stato condannato in secondo grado e per questo si era dimesso, Renzi
gli aveva rinnovato la sua stima e aveva twittato: «Finché non c’è
una sentenza passata in giudicato un cittadino è innocente».
Bonaccini, ascoltato due giorni fa da
quattro magistrati, i pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari e i
vertici della procura di Bologna, Roberto Alfonso e Valter
Giovannini, a quel che si sa ha giustificato tutti i 4300 euro
contestati nei 19 mesi tra 2010 e 2011 e ha convinto gli inquirenti.
Bonaccini non ha fatto spese personali ed ha spiegato punto per punto
che quei soldi li ha investiti in attività legate al suo ruolo di
consigliere regionale. Così, ieri mattina il suo avvocato Vittorio
Manes ha depositato una richiesta di archiviazione. «Siamo fiduciosi
di avere una risposta in tempi rapidi. Questo non è un caso normale,
ma urgente», ha detto il legale.
La velocità con la quale la procura di
Bologna ha proceduto a comunicare a Bonaccini, su sua richiesta, che
era indagato e a dar corso subito all’interrogatorio, fa pensare
che la richiesta di archiviazione giungerà prima delle primarie.
Sembra così delinearsi un confronto tra due candidati, a meno di
sorprese dell’ultima ora: Stefano Bonaccini contro l’ex sindaco
di Forlì Roberto Balzani, che ieri si è attribuito il merito di
aver tenuto ferma la necessità di fare le primarie. Con Bonaccini è
indagato per peculato anche Matteo Richetti. Gli vengono contestate
spese non giustificate per 5500 euro e qualcuna di esse appare non
riferita strettamente al lavoro di consigliere regionale, o di ex
presidente dell’Assemblea quale era. Oggi l’avvocato Gino
Bottiglioni chiederà in procura che anche Richetti venga interrogato
subito.
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