ALESSANDRA LONGO
La Repubblica - 14/9/14
Fa un certo effetto leggere il titolo
dell’articolo pubblicato pochi giorni fa da «Il Centro»: «La
scuola che separa italiani e stranieri». La storia è questa. A
Prato Peligna la scuola elementare ha proceduto alla composizione di
due classi: la classe A (chiamiamola così) è composta da 11 alunni
tutti italiani doc; la classe B è composta da 11 italiani, 5
stranieri e due figli di coppie miste. La sensazione di molti,
intercettata dal giornale, è che ci sia una «classe di vip»,
rigorosamente made in Italy, e un’altra classe «proletaria», del
popolo, fatta di italiani meno illustri, piccoli di altre nazionalità
e cuccioli di uomo contaminati da doppia cultura. Se è così, non è
una bella cosa. Il quotidiano abruzzese riporta la promessa del nuovo
dirigente scolastico Raffaele Santini: «Rimetterò mano alle classi
e non escludo il sorteggio ». Ecco, il sorteggio, davvero una buona
idea.
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