lunedì 19 gennaio 2015

In piazza contro il convegno
 a Milano la sfida sulla famiglia.


Corriere della Sera 18/01/15
Andrea Senesi
Il contestatissimo convegno sulla famiglia «naturale», organizzato da Regione Lombardia con il logo di Expo in calce alla locandina, avrà un bis proprio durante i mesi dell’esposizione universale. L’annuncio è arrivato direttamente da Roberto Maroni che ha concluso l’incontro accusato di omofobia dalle associazioni gay con parole non esattamente concilianti: «Il tema di Expo è Nutrire il pianeta . Benissimo. Noi qui stiamo nutrendo i nostri valori e per questo organizzeremo un altro incontro con queste persone durante l’evento».

E le contestazioni? Le polemiche sull’utilizzo «improprio» del logo? Lo sconcerto manifestato dello stesso presidente del Bie (l’organizzazione internazionale che gestisce tutti gli Expo), Vicente Loscertales? «Qualcuno se l’è fatta sotto per una telefonata arrivata da Roma, io sono andato avanti. Qualcuno ha cercato di impedire questo convegno con insulti e minacce nei miei confronti. Ma io da ministro dell’Interno non mi sono mai fatto condizionare, figuratevi se mi facevo condizionare da quattro pirla».

La sala della Regione — strapiena — esplode di gioia. Bene, bravo, bis . Pochi minuti prima la stessa platea era però esplosa di rabbia contro un 22enne bocconiano che dal palco aveva chiesto agli organizzatori che cosa pensassero delle terapie riabilitative (quelle che considerano l’omosessualità una patologia da cui è possibile guarire ). Fischi, insulti (alcuni a carattere sessista), microfono strappato dalle mani. Il ragazzo viene poi trascinato fuori dalla sala senza troppi complimenti. La scena si svolge davanti a molti big (mancano però gli esponenti di Forza Italia) del centrodestra lombardo: il ministro Maurizio Lupi, Ignazio la Russa, Roberto Formigoni e appunto Roberto Maroni.

Clima incandescente. Fuori, invece, le annunciate contestazioni delle sigle omosessuali e dei partiti della sinistra sono filate via senza incidenti. Due ore blindatissime, con centinaia di agenti a dividere i due appuntamenti e il timore che davanti a Palazzo Lombardia potessero arrivare, dopo la chiusura disposta da prefetto e rettore dell’Università Statale, anche gli antagonisti del No Expo. Bilancio finale delle due piazze: duemila a contestare il convegno, un migliaio a seguirlo in sala o fuori.

Dalle passerelle milanesi è arrivato anche il commento di Stefano Gabbana. La Regione organizza un convegno in difesa della famiglia tradizionale? «Davvero? Non lo sapevo, che pagliacciata». Il consiglio: «Ignorare» l’appuntamento.

La notizia che il convegno replicherà durante i mesi di Expo è servita comunque a riaccendere le polemiche. Le associazioni omosessuali si rivolgono direttamente al premier. «Maroni vuole trasformare Expo in una tribuna anti gay, tanto che annuncia in modo roboante un altro convegno sulla famiglia naturale durante l’Expo. Sarebbe opportuno e doveroso — attacca il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo — che il presidente del consiglio Renzi intervenisse su quello che sembra ormai a tutti gli effetti un abuso di potere da parte del Governatore leghista della Lombardia».




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