Attilio Caso
22 maggio 2015
Ieri sera, a Roma, il vostro
affezionatissimo era seduto in pizzeria da solo, così lo si notava
di più: posizionato in un angolo, lo sguardo assorto, quasi
contemplativo, e la Critica del Giudizio lasciata lì, in bella vista
sul tavolo, aveva ordinato una Margherita ed iniziava a tagliarla,
garbatamente, con coltello e forchetta, senza far cadere nulla sulla
tovaglia. E mentre restava chiuso nelle sue riflessioni e pensava ai
prossimi post di resistenza sulla corretta posizione delle virgole
nella legge sulla corruzione, da un tavolo a pochi metri ha sentito
ordinare: "Per noi due Quattro Stagioni". Erano Lupi ed
Alfano. Subito dopo, altre tre voci hanno confermato dallo stesso
tavolo: "Anche per noi".
A quel tavolo c'erano anche Delrio,
Orlando e il presidentedelconsiglio.
Non vi sembra sospetto che tre membri
del governo del PD, di cui uno è il Segretario del PD, abbiano gli
stessi gusti di quelli di NCD, buono per tutte le stagioni? A me, che
denuncio questo appiattimento da mesi, affatto. Dove volevate che
portassero le derive autoritarie, i patti del nazareno, le grandi
intese e, soprattutto, la mia disfatta al Congresso?
Ora, preparo i bagagli: Nichi e Stefano
mi aspettano a Vernazza per la campagna elettorale per Pastorino. In
riva al mare, assaporando una delicata frittura di pesce che
ordineremo all'unisono, dobbiamo approntare le contromisure che, come
sempre, si limiteranno all'invettiva.
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