Attilio Caso
6 maggio 2015
Gli eventi degli ultimi giorni hanno
reso difficile restare. Anzi impossibile. Innanzitutto, la
sospensione di Fabio e Mingo da Striscia: una decisione
ingiustificata che non si può ignorare, per l'insostenibile rapidità
con cui è maturata. Poi quella frenesia di pulire Milano già
sabato. Io ero impegnato con Nichi e non ho potuto partecipare: tutto
sarebbe andato diversamente con la supervisione dei miei post.
Infine, la tenacia indiavolata di quel contropiede di Tevez ieri
sera: sono juventino, ma come giustificare quella velocità, quella
determinazione e quella propensione al risultato, se non come una
prova del fatto che a causa dell'Italicum ormai tutto sia
ineluttabilmente compiuto? Vi saluto, anche perché alla lunga
diventa difficile spiegare di non aver votato né per Napolitano, né
la fiducia a Letta per due volte e poi a Renzi.
Nichi forse non mi prenderà con sé:
con l'Italicum deve pensare a preparare i seggi per chi fino ad oggi
non 'ha servito Dio e Mammona'. Con pacato e riflessivo garbo, il
vostro Affezionatissimo.
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