Corriere della Sera 26/05/15
Dario Di Vico
Le buone notizie vanno celebrate, senza
se e senza ma. E quella che arriva da Bologna, con la decisione di
produrre in Italia il nuovo Suv della Lamborghini (gruppo Audi)
sicuramente lo è. In troppe occasioni in passato importanti
decisioni di investimento da parte di multinazionali all’ultimo
momento hanno preso altre strade per l’inaffidabilità, reale o
presunta, del nostro sistema.
Qualcosa dunque dev’essere
cambiato: improvvisamente siamo stati capaci di fare squadra e di
battere la concorrenza dello Slovacchia. In sede di analisi va
ricordata innanzitutto la qualità del nostro manufacturing,
confermata dalla decisione (recente) di altre due multinazionali
americane di produrre in Toscana e nel Lazio nuovi farmaci destinati
all’esportazione, il tutto in virtù di una supremazia dei processi
produttivi allocati in Italia e dell’assoluto valore delle risorse
umane. Il lavoro italiano può essere una leva competitiva, troppe
volte lo dimentichiamo.
Rispetto ad altre vicende finite male c’è
anche da sottolineare come stia mutando, seppur troppo lentamente, la
nostra immagine internazionale e ciò non può che riflettersi
positivamente anche su decisioni e valutazioni squisitamente legate a
fattori di mercato e competitività. La vittoria del Suv dimostra per
una volta anche la maturità dei sindacati — tutti, compresa la
Fiom — che hanno messo da parte incomprensioni e litigi e si sono
mossi unitariamente. I tedeschi dell’Audi sanno che troveranno in
azienda relazioni industriali orientate all’innovazione e alla
partecipazione dei lavoratori e proprio in base a questa certezza
hanno deciso per il sì.
Incassato il successo dobbiamo però
ragionare in avanti: siamo tutti d’accordo che gli investimenti
stranieri vanno attratti, ma spesso dopo la seduzione arriva il tempo
dell’abbandono. Fuor di metafora, una volta convinte le
multinazionali a credere nelle nostre fabbriche e nel nostro lavoro
ci dimentichiamo che quel tipo di scommesse vanno seguite nel tempo
con cura. Le multinazionali ci servono e non a giorni alterni.
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