Corriere della Sera del 22/01/15
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Fino a poco tempo fa, ogni volta che a
Roma — beh, non in tutta Roma: attorno o dentro i Palazzi del
Potere — veniva piazzata una telecamera sopra un cavalletto, ecco
che da un vicolo o da un corridoio lì nei pressi sbucava l’onorevole
Pippo Civati. Con passi felpati, un lieve sorriso sulle labbra,
l’espressione muta, ma eloquente, di chi chiede «volete che vi
dica qualcosa?» si avvicinava alla telecamera e, forse un po’ per
abitudine o per mancanza di altri interlocutori, lo vedevamo ovunque.
Per non parlare poi dei talk show , dei quali era ospite
imprescindibile.
Ora, appunto, era una po’ che
sembrava scomparso. Il mistero lo ha rivelato lui stesso ed è
apparso sul Corriere : la signora Rossana, la mamma di Pippo, e suo
marito. «I miei genitori», ha dichiarato Civati, «vorrebbero che
uscissi dal Pd. Ma io resisto». Civati è un bell’uomo, ma non
merita la definizione che di lui ha dato Giuliano Ferrara: un
indossatore da sartoria di qualità. Civati ha fatto le primarie (e
le ha sontuosamente perse), fa una strenua battaglia politica, e ha
le sue idee. Idee che, sostanzialmente, si possono concretizzare in
un no a quasi tutto. In particolare alle decisioni che vengono prese
dalla maggioranza del partito di cui fa parte: preferenze, soglie di
sbarramento, alleanze, patti, proposte, 80 euro, inciuci, candidati.
Però, nonostante tutti questi no, lui, Civati, nel suo
partito vorrebbe restarci; è la mamma che non vuole e preconizza che
dovrà uscirne prima o poi. Quindi, il dramma. Come si fa a
continuare a opporsi a ogni iniziativa del partito e restare nel
partito (dispiacendo alla mamma)? Meglio sparire per un po’, fino
al momento di fare chiarezza e prendere una decisione. O dentro o
fuori. Nel frattempo, i conduttori degli smorti talk show della
politica si fregano le mani. Dopo la trovata geniale di Alexis
Tsipras e di Marine Le Pen, avranno, insieme alla Santanchè, Gomez e
Freccero, anche la mamma di Civati. Magari con lui medesimo, per il
contraddittorio definitivo
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