Corriere della Sera 18/01/15
Andrea Senesi
Il contestatissimo convegno sulla
famiglia «naturale», organizzato da Regione Lombardia con il logo
di Expo in calce alla locandina, avrà un bis proprio durante i mesi
dell’esposizione universale. L’annuncio è arrivato direttamente
da Roberto Maroni che ha concluso l’incontro accusato di omofobia
dalle associazioni gay con parole non esattamente concilianti: «Il
tema di Expo è Nutrire il pianeta . Benissimo. Noi qui stiamo
nutrendo i nostri valori e per questo organizzeremo un altro incontro
con queste persone durante l’evento».
E le contestazioni? Le
polemiche sull’utilizzo «improprio» del logo? Lo sconcerto
manifestato dello stesso presidente del Bie (l’organizzazione
internazionale che gestisce tutti gli Expo), Vicente Loscertales?
«Qualcuno se l’è fatta sotto per una telefonata arrivata da Roma,
io sono andato avanti. Qualcuno ha cercato di impedire questo
convegno con insulti e minacce nei miei confronti. Ma io da ministro
dell’Interno non mi sono mai fatto condizionare, figuratevi se mi
facevo condizionare da quattro pirla».
La sala della Regione —
strapiena — esplode di gioia. Bene, bravo, bis . Pochi minuti prima
la stessa platea era però esplosa di rabbia contro un 22enne
bocconiano che dal palco aveva chiesto agli organizzatori che cosa
pensassero delle terapie riabilitative (quelle che considerano
l’omosessualità una patologia da cui è possibile guarire ).
Fischi, insulti (alcuni a carattere sessista), microfono strappato
dalle mani. Il ragazzo viene poi trascinato fuori dalla sala senza
troppi complimenti. La scena si svolge davanti a molti big (mancano
però gli esponenti di Forza Italia) del centrodestra lombardo: il
ministro Maurizio Lupi, Ignazio la Russa, Roberto Formigoni e appunto
Roberto Maroni.
Clima incandescente. Fuori, invece, le
annunciate contestazioni delle sigle omosessuali e dei partiti della
sinistra sono filate via senza incidenti. Due ore blindatissime, con
centinaia di agenti a dividere i due appuntamenti e il timore che
davanti a Palazzo Lombardia potessero arrivare, dopo la chiusura
disposta da prefetto e rettore dell’Università Statale, anche gli
antagonisti del No Expo. Bilancio finale delle due piazze: duemila a
contestare il convegno, un migliaio a seguirlo in sala o
fuori.
Dalle passerelle milanesi è arrivato anche il commento
di Stefano Gabbana. La Regione organizza un convegno in difesa della
famiglia tradizionale? «Davvero? Non lo sapevo, che pagliacciata».
Il consiglio: «Ignorare» l’appuntamento.
La notizia che il
convegno replicherà durante i mesi di Expo è servita comunque a
riaccendere le polemiche. Le associazioni omosessuali si rivolgono
direttamente al premier. «Maroni vuole trasformare Expo in una
tribuna anti gay, tanto che annuncia in modo roboante un altro
convegno sulla famiglia naturale durante l’Expo. Sarebbe opportuno
e doveroso — attacca il portavoce di Gay Center Fabrizio Marrazzo —
che il presidente del consiglio Renzi intervenisse su quello che
sembra ormai a tutti gli effetti un abuso di potere da parte del
Governatore leghista della Lombardia».
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