Corriere della Sera 21/01/15
Massimo Rebotti
«I miei genitori vorrebbero che
uscissi dal Pd. Ma io resisto» ha raccontato Pippo Civati, uno dei
leader della sinistra dem. La mamma prima temporeggia, «in questo
periodo cerchiamo di lasciarlo in pace», poi conferma «in un
partito così non si può più stare». Rossana Civati non ha più
rinnovato la tessera (a Monza) da quando Matteo Renzi è diventato
premier: «Ho trovato indecente lo stile con cui è stato
defenestrato Letta».
Impegnata per anni in politica, «bassa
manovalanza, eh», dal Pci, «quando c’era Berlinguer», al Pd. «La
scelta è sua — dice — certo qualche frase in casa mi scappa e un
po’ mi spiace, se penso all’impegno che Pippo ci mette. Ma credo
che prima o poi dovrà uscire». Di Renzi la signora Civati non
condivide «praticamente niente, men che meno quel piglio
aggressivo». Eppure alla prima Leopolda lui e il figlio erano
insieme, «ma già allora, a me e a mio marito, non sembrò uno di
cui ci si potesse fidare. Voler essere un po’ protagonisti va bene,
ma farlo a scapito degli altri…».
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