venerdì 16 maggio 2014

Un'Europa solidale


documento della Commissione dei Vescovi Europei

Sentiamo come nostro dovere, quali Vescovi, di offrire orientamenti all’elettore UE formandone la coscienza, e desideriamo farlo sottolineando le questioni di rilievo, valutandole attraverso il prisma della dottrina sociale Cattolica.
Più elevata sarà l’affluenza, più forte sarà la nuova legislatura
Ma i vescovi ricordano i giovani e la precarietà, ricordano il dovere dei politici che arriveranno al Parlamento europeo, siano coscienti del danno collaterale causato dalla crisi bancaria/economica iniziata nel 2008.
…l’attenzione pubblica sulla difficile situazione di coloro che sono già poveri e vulnerabili, dei giovani e dei disabili, senza dimenticare coloro che sono stati spinti nella povertà di recente dalla crisi.
I numeri dei “nuovi poveri” stanno crescendo ad un ritmo allarmante.
Un altro pilastro dell’Unione ma anche un principio posto alla base della dottrina sociale Cattolica è quello di solidarietà. Occorre fare in modo che esso guidi le politiche ad ogni livello all’interno dell’UE, tra le nazioni, le regioni e i gruppi della popolazione. Dobbiamo costruire un mondo differente, con la solidarietà al suo cuore.
Il trattamento dei migranti al punto d’accesso al territorio sia umano…
La libertà religiosa è una caratteristica fondamentale di una società tollerante e aperta… proteggere il giorno di riposo settimanale comunemente condiviso, che è la Domenica…. a nome dei nostri cittadini anziani il livello e la qualità delle cure alle quali essi hanno diritto, ma invocheremmo anche politiche che creino nuove opportunità per i giovani. …
L’Unione Europea è a un punto di svolta. La crisi economica, provocata dal collasso bancario del 2008,
ha messo alla prova le relazioni tra gli stati membri, ha messo in discussione il principio fondante della solidarietà all’interno dell’Unione, e ha portato con sé un incremento della povertà per un grande numero di cittadini, oltre ad aver compromesso le future prospettive di molti tra i nostri giovani.
La situazione è drammatica, per molti addirittura tragica.
Noi, Vescovi Cattolici, chiederemmo che il progetto Europeo non venga messo a rischio o abbandonato sotto le attuali costrizioni.

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