Riccardo
Imberti
Era
da tempo che non si vedevano giornate come questa, che non si
vivevano sensazioni simili.
Il
risultato elettorale del PD di Matteo Renzi ha illimpidito il
paesaggio, fino a ieri descritto come un cumulo di macerie; ha
risvegliato la speranza in milioni di cittadini che ne sentivano
fortemente il bisogno; ha persuaso gli elettori che il cambiamento è
possibile.
Basterebbero
queste tre considerazioni per rendere speciale questa giornata di
maggio.
Dobbiamo
continuare per la strada intrapresa. È necessario proseguire, con
determinazione e trasparenza, nelle scelte annunciate senza resistere
a categorie o corporazioni, a interessi particolari o privilegi di
parte.
La
moltitudine di cittadini che ha votato PD e Renzi ha compreso che
siamo di fronte ad un momento decisivo per l'Italia e per l'Europa.
Per
il nostro Paese, all’Italia di Matteo Renzi spetterà il compito di
guidare un'Europa attraversata da venti discordanti. Il voto di
ieri ha sconquassato in molti Paesi gli equilibri esistenti e ha
reso debolissimi i leader delle formazioni tradizionali, eccezion
fatta per la Germania, che ha sì confermato i consensi alla Merkel e
rafforzato la SPD di Schulz, ma ha altresì visto riapparire e
riaffermarsi sentimenti di un passato che tutti speravamo non
tornassero.
È
solo nel nostro Paese che, grazie al risultato ottenuto dal Pd, chi
governa ha potuto, oltre ogni sondaggio, ottenere un chiaro ed
evidente consenso al proprio indirizzo politico. Al nostro Paese
dunque spetterà anche il gravoso ma fondamentale compito di
rimettere in ordine, con le giuste priorità, le politiche in Europa.
A partire dal superamento delle scelte congiunturali che hanno
segnato l’indirizzo europeo del centro destra e che non hanno
sortito nessun risultato positivo per milioni di giovani, di
cittadini, di famiglie e di lavoratori.
Anche
l'Europa cambia verso. L'occasione data all’Italia della presidenza
europea dovrà dimostrare che in Europa un cambiamento è possibile,
che il vecchio continente - libero da paure ed egoismi dei singoli
stati e dalla presunzione di essere una grande potenza - sa mettere
in agenda scelte coraggiose per sfidare le criticità della
globalizzazione.
Io
credo che la determinazione e la forza di Renzi rendano possibile un
salto di qualità nelle politiche europee e, soprattutto, consentano
di ripensare il modello sociale dell’Europa unita, ridisegnando un
orizzonte di speranza per i milioni di lavoratori e di giovani che
nel vecchio continente vogliono costruire il loro futuro.
Questo
è il significato più profondo e affascinante di questo esito
elettorale. Una scommessa che se assunta con responsabilità potrà
riportare l'Italia a svolgere il proprio ruolo nel progetto europeo.
Io
ci credo.
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