lunedì 26 maggio 2014

Una giornata particolare


Riccardo Imberti
 
Era da tempo che non si vedevano giornate come questa, che non si vivevano sensazioni simili.
Il risultato elettorale del PD di Matteo Renzi ha illimpidito il paesaggio, fino a ieri descritto come un cumulo di macerie; ha risvegliato la speranza in milioni di cittadini che ne sentivano fortemente il bisogno; ha persuaso gli elettori che il cambiamento è possibile. 
Basterebbero queste tre considerazioni per rendere speciale questa giornata di maggio. 
Dobbiamo continuare per la strada intrapresa. È necessario proseguire, con determinazione e trasparenza, nelle scelte annunciate senza resistere a categorie o corporazioni, a interessi particolari o privilegi di parte.
La moltitudine di cittadini che ha votato PD e Renzi ha compreso che siamo di fronte ad un momento decisivo per l'Italia e per l'Europa. 
Per il nostro Paese, all’Italia di Matteo Renzi spetterà il compito di guidare un'Europa attraversata da venti discordanti. Il voto di ieri ha sconquassato in molti Paesi gli equilibri esistenti e ha reso debolissimi i leader delle formazioni tradizionali, eccezion fatta per la Germania, che ha sì confermato i consensi alla Merkel e rafforzato la SPD di Schulz, ma ha altresì visto riapparire e riaffermarsi sentimenti di un passato che tutti speravamo non tornassero.
È solo nel nostro Paese che, grazie al risultato ottenuto dal Pd, chi governa ha potuto, oltre ogni sondaggio, ottenere un chiaro ed evidente consenso al proprio indirizzo politico. Al nostro Paese dunque spetterà anche il gravoso ma fondamentale compito di rimettere in ordine, con le giuste priorità, le politiche in Europa. A partire dal superamento delle scelte congiunturali che hanno segnato l’indirizzo europeo del centro destra e che non hanno sortito nessun risultato positivo per milioni di giovani, di cittadini, di famiglie e di lavoratori.
Anche l'Europa cambia verso. L'occasione data all’Italia della presidenza europea dovrà dimostrare che in Europa un cambiamento è possibile, che il vecchio continente - libero da paure ed egoismi dei singoli stati e dalla presunzione di essere una grande potenza - sa mettere in agenda scelte coraggiose per sfidare le criticità della globalizzazione.
Io credo che la determinazione e la forza di Renzi rendano possibile un salto di qualità nelle politiche europee e, soprattutto, consentano di ripensare il modello sociale dell’Europa unita, ridisegnando un orizzonte di speranza per i milioni di lavoratori e di giovani che nel vecchio continente vogliono costruire il loro futuro. 
Questo è il significato più profondo e affascinante di questo esito elettorale. Una scommessa che se assunta con responsabilità potrà riportare l'Italia a svolgere il proprio ruolo nel progetto europeo. 
Io ci credo.

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