Le
elezioni europee appena concluse ci hanno regalato un risultato
straordinario ed insieme una grande responsabilità ma in giro per
l'Europa i risultati non sono stati così rosei per molti.
Il
PPE perde 60 seggi ma resta il primo partito all'interno
dell'Europarlamento, il PSE mantiene e incrementa leggermente la sua
posizione grazie anche all'incredibile risultato italiano e alla piccola
ripresa dei socialisti in Germania, i movimenti euroscettici ottengono
grande affermazione e portano al parlamento oltre 100 seggi mentre
l'astensione resta comunque uno dei tratti dominanti anche di queste
elezioni.
La
sconfitta dei socialisti franscesi e del PSOE in Spagna sembra inoltre
porre sul tavolo, anche negli altri paesi europei, quella stessa
necessità di rinnovare la classe politica di cui forse il Pd è stato il
pionere.
Ora resta da capire chi, come, con quali maggioranze e con quali obiettivi sarà alla guida dell'Unione.
Quest'oggi
prima riunione del Consiglio Europeo, dove i primi ministri dei 28
stati membri cominceranno a confrontarsi per l'assegnazione dei tre
incarichi di vertice dell'Ue ( Presidente della Commissione, Presidente
del Consiglio Europeo e Alto rappresentante per gli affari esteri e la
politica di sicurezza ), il tutto cercando anche l' accordo con il
Parlamento che, grazie all'incremento di potere datogli dal trattato di
Lisbona, non resterà certo alla finestra a guardare.
In
attesa dei primi sviluppi proviamo a capirci qualcosa con lo speciale
elezioni europee di Europeizziamoci a cura del circolo PD Bruxelles,
che raccoglie anche interessanti commenti dei Circoli PD di Monaco di
Baviera, Madrid e Parigi.
Vediamo, in Europa, l'aria che tira.
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