Adriana Apostoli
Inutile negare o cercare
attenuanti. L’idea di un continente europeo riconciliato con se
stesso, libero finalmente da guerre fratricide, proiettato a
sviluppare unitariamente un ruolo nel contesto delle grandi nazioni
del mondo sembra avere esaurito la sua forza propulsiva. È
come se si fosse infranto un sogno.
L’Europa,
intenta a costruire se stessa attraverso un fortunato dosaggio di
allargamento e approfondimento, si è trovata a fronteggiare
improvvisamente situazioni del tutto nuove e soprattutto inattese:
la crisi economica e finanziaria, le migrazioni, la criminalità
organizzata, l’instabilità geopolitica alle nostre porte causata
da conflitti, povertà, terrorismo.
L’aumento
progressivo delle disuguaglianze e delle tensioni collettive, con i
conseguenti allarmi sociali che ne derivano, sono fenomeni che, se da
un lato hanno denunciato l’inadeguatezza di strumenti correttivi
predisposti unicamente entro i confini nazionali, dall’altro lato,
hanno confermato che, pur nelle diverse sensibilità nazionali,
esiste un nucleo di principi e valori condivisi nello spazio
giuridico europeo.
Per fronteggiare le sfide della
globalizzazione, nel 2000 fu definita a Lisbona una strategia
decennale con l’intento di far divenire quella europea l’economia
della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, capace di
generare una crescita economica durevole, migliorare qualitativamente
e quantitativamente l’occupazione, sviluppare una più forte
coesione sociale.
Dopo
questa dichiarazione di intenti, l’Unione ha subito un processo di
crisi drammatica che aggrava gli squilibri tra i vari Paesi e le
contraddizioni sociali al loro interno, con forte indebolimento delle
istituzioni democratiche.
Per
queste ragioni, in un momento di forte smarrimento e di sofferenza
sociale per milioni di cittadini europei, è tanto più fondamentale
e urgente ricordare - come ha fatto recentemente il Presidente del
Senato Grasso - che l’Unione
non è solo un’area di mercato comune e di cooperazione economica,
ma una comunità di valori,
e con essa una comunità di diritto complessa e articolata nel segno
della libertà e della democrazia.
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