Corriere della Sera 11 aprile 2014
di Aldo Grasso
Mineo di lotta e di governo. A passare
per taccagno non ci sta. «Non sono un taccagno, è che io il pizzo
non lo voglio pagare». Il nuovo caso nel Pd si chiama Corradino
Mineo (14.000 euro al mese). Il senatore si è rifiutato di versare
una quota al Pd siciliano, che si trova con i conti in rosso. «Da
quando è iniziata la mia avventura, ho versato nelle casse del Pd
27.000 euro e ho sostenuto direttamente molte altre spese per le
campagne elettorali». Come ha spiegato l’ex direttore di
RaiNews24, «per accettare la candidatura ho lasciato la Rai e una
retribuzione più alta».
Alla Rai, lo stipendio di Mineo, di lotta e di governo, era
di oltre 300.000 euro (lordi) l’anno, uno dei più alti. Gli hanno
ricordato che il contributo di solidarietà serviva «anche a pagare
il personale che rischia il posto e non si trova nell’angosciante
dilemma di poter scegliere fra un lavoro e una candidatura in
Parlamento».
A passare per traditore non ci sta. In commissione al
Senato, Corradino ha contribuito all’approvazione dell’ordine del
giorno Calderoli (non partecipando alla votazione). Il ministro Maria
Elena Boschi gli ha invano chiesto di rispettare «il senso di
appartenenza a un gruppo». Mineo di lotta e di governo è stato
sprezzante: «Non mi dimetto, ma devo in qualche modo esprimere il
mio dissenso». Sta con Pippo Civati e alla riforma del Senato di
Renzi preferisce la proposta Chiti.
A passare per lottizzato non ci sta. Corradino, ex
manifesto, sostiene di non aver avuto alcun vantaggio dalla
politica. A Fabrizio Rondolino che lo accusava di essere stato
«aiutato» dal Pci-Pds-Ds («Non avresti mai fatto il direttore di
RaiNews24. Sei stato nominato da un partito. Non avresti mai fatto
nemmeno il redattore ordinario, se il partito non ti ci avesse
messo»), ha dato appuntamento in un tribunale. Che caratterino!
Per sua stessa ammissione, però, la sua carriera si è
svolta sotto il segno di Sandro Curzi, il mitico Telekabul, che da
direttore lo ha assunto al Tg3 e da consigliere di amministrazione lo
ha piazzato alla direzione di RaiNews24. Nel porgere le notizie, nel
«purificare» le proprie passioni, Corradino non ha mai tradito il
mentore.
Mineo di lotta e di governo: la sola cosa che non passa
mai.
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