lunedì 31 marzo 2014

Senato, dal governo via libera al Ddl

Il Corriere della sera 31 marzo 2014
 
Il consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale che prevede tra l’altro la riforma del Senato, ovvero la sua trasformazione in camera non elettiva composta da rappresentanti di Regioni e Comuni. La riunione dell’esecutivo è durata poco meno di due ore ed era stata anticipata da alcune polemiche per prese di posizione critiche o contrarie all’interno della stessa maggioranza. «Mettiamo la parola fine ad un dibattito 30ennale» ha commentato a caldo il premier Matteo Renzi. «Voglio essere l’ultimo presidente del consiglio ad avere ricevuto il voto di fiducia dall’aula di Palazzo Madama» ha poi aggiundo ricordando i quattro paletti su cui si fonda la riforma: nessuna voce in capitolo della nuova assemblea sulla fiducia al governo (che l’avrà dunque solo dalla Camera dei Deputati), nessuna voce in capitolo sul bilancio (anche questo sarà prerogativa di Montecitorio), nessuna elezione diretta dei senatori (il plenum sarà composto da presidenti e consiglieri regionali e da sindaci dei principali comuni) e nessuna indennità per i membri, che avendo altri incarichi istituzionali ricevono già uno «stipendio». Il ddl costituzionale prevede anche una revisione del Titolo V della Costituzione, con il riordino della ripartizione di competenze tra Stato e Regioni; e l’abolizione del Cnel, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.

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