martedì 18 marzo 2014

F-35, Renzi sventola un’altra bandiera della sinistra (che ora si sente superata)

Nicola Mirenzi 
Europa  

Il laeder di Sel Nichi Vendola ha confessato di sentirsi «inattuale». È solo lui?
Nichi Vendola l’ha confessato ieri alla Stampa: «Renzi si è dimostrato padrone di questo tempo. E io ho pensato di essere ormai inattuale». Non c’è solo l’annuncio di un aumento in busta paga per i lavoratori sotto i 1500 euro a far sentire così il leader di Sel (una notizia che pure ha fatto gioire tutta l’area della sinistra più a sinistra della segreteria Pd, da Fassina sino a Landini).
Da domenica c’è anche la manifesta volontà di diminuire la spesa per gli F-35, cioè un altro cavallo di battaglia del fronte più radicale, basti pensare che su questo tema “Sbilanciamoci”, l’organizzazione che ogni anno si incarica di stilare una contro Finanziaria basata su un «altro modello di sviluppo», ha allestito una campagna martellante e tenace.
«Noi in realtà chiediamo l’azzeramento degli F-35», dice a Europa Giulio Marcon, deputato di Sel e uno dei portavoce della battaglia anti jet. «Tuttavia se Renzi deciderà di diminuire ancora il numero dei caccia di nuova generazione farà senz’altro la scelta giusta».
Il governo Monti aveva già ridotto gli F-35 da 131 a 90. Ora il governo in carica, ha spiegato il ministro della difesa Roberta Pinotti, s’incaricherà di proseguire nella spending review dei costi militari.
È un «altro tabù che sta per cadere» ha scritto Pippo Civati sul suo blog, augurandosi però che non si tratti soltanto di «una promessa fine a se stessa». Tagliare gli F-35 rientra nei suoi «personalissimi buoni propositi», ricorda, al punto che per realizzare la decisione si era speso molto in parlamento, proponendo al Pd «un atteggiamento più aperto» sulla mozione presentata da Sel e Movimento 5 stelle.
L’azzeramento degli F-35 è anche uno dei cavalli di battaglia della lista Tsipras, rappresentante della sinistra alternativa italiana in Europa. E il punto è proprio questo: se Renzi continua a sventolare le bandiere issate dal fronte più radicale, ha senso avere ancora una sinistra-sinistra? Non rischia di risultare sorpassata dai fatti?
«Noi non ci sentiamo svuotati dall’operazione Renzi» dice Marcon. «Anzi il nostro punto di vista è che se il presidente del consiglio è giunto a queste conclusioni perché siamo stati noi a combattere una battaglia giusta. E ora che si arriva al dunque non possiamo che esserne felici. Significa che non era vero che le nostre ragioni erano ideologiche, come spesso ci hanno accusato».
Dunque può essere che il sentimento di inattualità dichiarato da Vendola riguardi il personale e il privato del presidente pugliese. Ma non vi è dubbio che il modo in cui si muove Renzi obbliga anche il mondo che lo circonda a relazionarsi con lui in maniera nuova. E, mentre si calibrano i riposizionamenti, accade anche di sentirsi superati.

Nessun commento:

Posta un commento