lunedì 17 marzo 2014

Renzi oggi dalla Merkel: «Non abbiamo bisogno di esami»

Redazione 
Europa  

Il premier a Berlino dalla Cancelliera. «L'Italia guiderà l'Europa per i prossimi venti anni». E annuncia tagli alla Difesa per tre miliardi
Dopo Hollande la Merkel. Il presidente del consiglio sarà oggi a Berlino dalla Cancelliera. Un incontro che viene considerato dal premier come la tappa più importante del “tour” europeo di
questa settimana. Il premier arriverà nel primo pomeriggio nella capitale tedesca e dopo l’incontro bilaterale e il vertice italo-tedesco in programma parteciperà anche ad una cena alla quale prenderanno parte imprenditori tedeschi e italiani.
Una visita da pari a pari, perché l’Italia «non ha bisogno di essere messa sotto esame». Quindi, nessuna «lezione da ricevere» perché «se l’Italia fa l’Italia non deve avere paura di nessuno». È questa la convinzione del premier che ieri lo ha ripetuto anche al Tg5: «Noi vogliamo guidare l’Europa non solo nel prossimo semestre ma per i prossimi 20 anni». Ed ancora: «Se a volte abbiamo fatto degli errori siamo pronti a rimediare. Ma non siamo gli alunni somari da mettere dietro la lavagna. Siamo l’Italia e dobbiamo riprenderci l’orgoglio di essere italiani».
Ed è convinto che troverà le porte aperte, perché Angela Merkel ha dimostrato di apprezzare
il piano “ambizioso” illustrato dal presidente del consiglio italiano per creare lavoro e sostenere famiglie e imprese. Il biglietto da visità è quello mostrato anche a Francois Hollande: nessuna intenzione di sforare il tetto del 3 per cento, ma tutta l’intenzione di cambiare l’Europa per non consegnarla il 25 maggio agli anti-europeisti. È in vista di quella data che bisogna muoversi per far sì che austerità e crescita camminino di pari passo.
Tra le misure economiche che Renzi andrà a illustrare alla Merkel, probabilmente ci sarà anche il taglio di spesa sugli F35 che ieri il ministro  Pinotti ha annunciato: «Il ministro ha ragione a dire che risparmieremo molti soldi dalla Difesa:3 miliardi di euro, non tutti dagli F35, ma dal recupero delle caserme e dalla riorganizzazione delle strutture militari. Sugli F35 continuiamo con i programmi internazionali e una forte aeronautica ma quel programma sarà rivisto».

Nessun commento:

Posta un commento